Ai limiti del mondo
Catalogo della mostra Torino, Museo nazionale della montagna "Duca degli Abruzzi," 23 febbraio-21 aprile 1985, Trento, 32 ̊Festival internazionale film montagna-esplorazione, 28 aprile-4 maggio 1985, Courmayeur, Centro mostre comunale, lugio-agosto 1985."
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Alberto Maria De Agostini Perché un giovane ventiseienne, appena ordinato sacerdote ed inviato, nel 1910, all’altro capo del mondo con un preciso compito istituzionale, sente l’irrefrenabile impulso di affiancare alla missione spirituale un’avventura altrettanto totalizzante legata alla terra, alla montagna ed alla scienza? De Agostini è figlio della montagna biellese, ma questa prima risposta va integrata dalla sua riconosciuta devozione per don Bosco e dalla conoscenza dei famosi sogni ove il Santo torinese racconta di aver visto la catena delle Ande, e boschi, laghi, fiumi maestosi, e ricchezze incomparabili che attendono di essere scoperte. Con queste premesse, per il giovane salesiano le terre scoperte da Magellano appaiono, sin da quel primo approdo, come un chiaro progetto per la vita. L’attività esplorativa di De Agostini si rivolge inizialmente alla Terra del Fuoco, da cui trarrà, nel 1923, il primo dei suoi grandi libri di viaggio e di esplorazione: I miei viaggi nella Terra del Fuoco. I suoi contatti con le Ande Patagoniche risalgono all’estate australe del 1916, ma è a partire dal 1928 che si dedicherà con assiduità e tenacia alla scoperta ed all’illustrazione di queste straordinarie montagne. |