Viaggio in Himalaya
È il 25 agosto 1959 quando la spedizione romana con Franco Alletto, Paolo Consiglio, Giancarlo Castelli-Gattinara, Franco Lamberti, Enrico Leone, Fosco Maraini e Carlo Alberto Pinelli raggiungono la sommità inviolata del Saraghrar (7349 m) nell'Hindu Kush. Una avventura di un alpinismo che oggi definiamo "eroico" forse dimenticando che anche oggi vi sono giovani che tracciano arditissime vie di salita su nuovi terreni di gioco. È una spedizione di giovani: se Maraini ha già 47 anni, Pinelli ne ha solo ventiquattro e gli altri ragazzi sono tutti sotto i trentacinque anni. Sullo sfondo del racconto della spedizione italiana guidata da Maraini, gli amici affrontano dai diversi punti di vista i temi fondamentali della vita. Le incognite dell'ascensione, le difficoltà quotidiane i rapporti con i portatori e le realtà locali fanno da sfondo ai colloqui tra i sette alpinisti. I loro punti di vista sono ben definiti nel titolo, un agnostico, un comunista e un cattolico. Nelle loro discussioni si vede l'entusiasmo della loro gioventù e la speranza in un mondo che comunque tutti sperano migliore. Cosa sono il progresso, lo sviluppo e il sottosviluppo, la politica, l'islam, il comunismo, il senso religioso? Giancarlo Castelli ha riletto e trascritto gli appunti di quelle giornate, riportando i dialoghi dell'agnostico Maraini, del comunista Alletto ed i propri. Le discussioni sono interessanti lunghe e, forse, qualche volta prolisse per chi non ha vissuto in quell'Italia ormai scomparsa. Anche gli altri membri della spedizione hanno partecipato, ognuno apportando il suo contributo, con le sue domande, i suoi dubbi e le sue riflessioni. Difficile comprendere questo "specchio dei tempi" delle interminabili discussioni anche se i temi che quei giovani affrontavano sono ancora oggi di attualità. E Castelli li riprende delineando l'evolversi in cinquant'anni di quelle situazioni problematiche che oggi hanno avuto esiti talvolta impensabili. Più vivace e leggiadra la descrizione della vigilia della salita con le ansie, le paure, le attese. Ed è la parte che più si legge con simpatia.
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