La grande casa di Monirrieh
Le vicissitudini di una donna in cui sembra incarnarsi il destino di un paese e di una cultura. La storia della bellissima Zahra, dagli anni Trenta al conflitto Iraq-Iran. L'amore contrastato per un giovane ebreo, il matrimonio, la sfida dentro le mura della "grande casa di Monirrieh". L'Iran che guarda all'Occidente, l'Iran che torna alle sue radici, l'Iran che sul corpo di Zahra incide il segno di una radicale contraddizione. Attraverso Zahra e la ricerca di identità della figlia maggiore emerge un Iran insieme familiare e lontano, è un mondo in cui non c'è spazio per l'esotismo e dove la Storia è sempre ricondotta alla grande figura di Zahra, catalizzatrice, capro espiatorio, monumento muliebre di un modo di vivere che azzera il luoghi comuni.
|
Bijan Zarmandili Teheran, 1941 dal 1960 ha vissuto a Roma, dove ha studiato architettura e scienze politiche. Scomparso nel 2018. È stato per vent’anni fra i quadri dirigenti della sinistra iraniana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime dello scià. Ha cominciato l’attività giornalistica nel 1980, dopo la Rivoluzione islamica, ed è esperto di politica mediorientale per il gruppo EspressoRepubblica. Ha pubblicato saggi sul mondo iranico e le biografie di Mohammad Mossadegh e dell’Ayatollah Khomeini Cei 1974; Documenti di un dirottamento, sul caso dell’Achille Lauro Eri 1988. |