L'ispettore Ali
Ironico e in alcune pagine spassoso confronto tra la vita di una cittadina marocchina e gli stereotipi scozzesi della coppia di suoceri in visita al protagonista del libro: il famoso scrittore marocchino di best-seller polizieschi Brahim Orourke, opportunamente corretto dal suo editore in B. O’Rourke. L’ispettore Alì, il personaggio creato da O’Rourke, dà il titolo al romanzo di Chraïbi. Oltre alla critica di costume non mancano spunti di riflessione e taglienti provocazioni su libertà di stampa e ruolo dello scrittore in Marocco, ortodossia musulmana e rapporto religione-cultura; inoltre teneri riferimenti alla vita familiare (in particolare nei dialoghi dei bambini figli del protagonista). Nuova edizione italiana di un romanzo "concepito in Marocco, scritto in Francia" e pubblicato da Zanzibar nel 1991.
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15 luglio 1926, El Jadida, Marocco - 1 aprile 2007, Valenza, Francia. Driss Chraibi nasce a El Jadida (ex Mazagan). Si trasferisce per studiare chimica a Parigi, dove si stabilisce definitivamente fin dal 1947. Come racconta lui stesso, fa tutti i mestieri, frequenta sia i lavoratori immigrati sia gli intellettuali francesi e legge molto. Il suo romanzo d’esordio, Passé simple (1954), è accolto benissimo dalla critica francese ma in Marocco è oggetto di attacchi severi da parte di alcuni intellettuali tradizionalisti. È considerato il patriarca della letteratura maghrebina contemporanea. Autore di una quindicina di romanzi, è stato il primo tra gli scrittori arabi a trattare il tema dell’identità culturale e razziale. Si è accostato anche ai temi del sacro, con L’Uomo del Libro (Zanzibar, 1995), e del costume, con La Civilisation, ma mère. Ormai settantenne, si era dedicato a una letteratura scanzonata e intrisa di humour, raccontando le avventure dell’ispettore Alì (pubblicate in Italia da Marcos y Marcos) una specie di tenente Colombo in babbucce. |