Le più antiche pitture del Sahara
La recensione de L'Indice scheda di Martignetti, P., L'Indice 1995, n. 6
Tra le rocce e le sabbie sahariane è presente un immenso patrimonio costituito dalle incisioni e dalle pitture rupestri eseguite quando questa regione era un territorio fertile, ricco di acque e intensamente abitato. Si conoscono alcune migliaia di siti di arte rupestre, con alcune centinaia di migliaia di raffigurazioni, su un'area compresa tra Algeria, Marocco, Mali, Nigeria, Libia e alto Egitto ai confini col Sudan. Nell'insieme le figure rupestri sono state articolate dagli studiosi in cinque tipi cronologicamente successivi, attraverso i quali è possibile ripercorrere la storia dell'uomo sahariano per circa 12.000 anni, dal Paleolitico Superiore al I millennio a.C. Lo studio di Umberto Sansoni, da anni impegnato a indagare l'arte rupestre in varie parti del mondo e attivo collaboratore del Centro Camuno di Studi Preistorici, è dedicato al periodo delle Teste Rotonde, il primo lungo ciclo pittorico dell'area. Un periodo particolare, poco indagato, che non è più dei cacciatori arcaici, ma non è ancora degli allevatori neolitici, in cui si rappresenta prevalentemente la figura umana nell'ambito di scene caratterizzate da un forte valore simbolico-religioso. L'autore ha analizzato oltre 3000 raffigurazioni attraverso la computerizzazione dei dati. Il risultato è uno stimolante e suggestivo quadro d'insieme.
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