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Futuro Arcaico, la lezione del Ladakh

Norberg Hodge Elena


Editeur - Casa editrice

Arianna

  Asia
India
Ladakh
Himalaya

Anno - Date de Parution

2000

Titolo originale

Ancient Future, learning from Ladakh

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Segnavia

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Ancient Future, learning from Ladakh

Futuro Arcaico, la lezione del Ladakh Futuro Arcaico, la lezione del Ladakh  

Di Helena Norberg-Hodge è stato malamente tradotto Ancient Future, learning from Ladakh. L'antropologa Helena Norberg-Hodge è esponente ed ispiratore dell'organizzazione LEDeG e poi dell EC
Il Ladakh, o "Piccolo Tibet", è un luogo dalle risorse limitate e dal clima estremo, eppure, per più di mille anni, è stato la culla di una cultura fiorente. La frugalità e la reciprocità tradizionali, unite a un'intima conoscenza dell'ambiente, hanno consentito ai Ladakhi non solo di sopravvivere, ma anche di prosperare. è arrivata poi la "modernizzazione" che, presentatasi come veicolo di "progresso" e di prosperità ha prodotto inquinamento, prevaricazione e avidità. L'equilibrio ecologico e l'armonia sociale, che hanno regnato per secoli, sono minacciati dalla pressione del consumismo.
Sulla base di questa diretta esperienza antropologica si muove l'intero pensiero dell'autrice, che indica i limiti della società Occidentale, strutturata sull'interazione fra scienza, tecnologia e un dominante paradigma economico, che sta portando a una sempre maggiore centralizzazione e specializzazione. A partire dalla rivoluzione industriale, la prospettiva esistenziale della persona si è ridotta drammaticamente a favore di unità economiche e politiche sempre più tecnocratiche ed autoreferenziali.
L'alternativa nasce dalla comparazione del futuro col passato. Senza nostalgie idilliache, solo allargando il concetto di conoscenza e decentralizzando le strutture politiche ed economiche si potrà aspirare ad una società piùequilibrata, sobria e responsabile.
In Ladakh, le strutture comunitarie hanno favorito un intimo legame con la terra e una democrazia partecipativa, garantendo valori condivisi, famiglie solide e un maggior equilibrio fra uomo e donna; tali strutture, a loro volta, hanno permesso la sicurezza necessaria per il benessere individuale e, paradossalmente, per sentirsi più liberi nell'appartenenza e nel radicamento culturale. Una lezione di saggezza dall'arcaico Ladakh.

Formatasi come linguista, Helena Norberg-Hodge è stata la prima occidentale, nei tempi moderni, a parlare correntemente la lingua ladakha. Negli ultimi 16 anni, ha trascorso sei mesi ogni anno in Ladakh, lavorando con la popolazione locale per proteggerne la cultura e l'ambiente naturale dai rapidi effetti della modernizzazione.
Per il suo operato, ha ricevuto nel 1986 il Right to Livelihood Award, conosciuto anche come l'alternativa al premio Nobel. Attualmente è presidente dell'International Society for Ecology and Culture e del "Progetto Ladakh", sua emanazione, ed è redattrice della più importante rivista ecologista europea: The Ecologist.

In copertina: Nicholas Roerich, Sentiero per Kailash, 1932 (particolare), Nicholas Roerich Museum, New York.

 

Consulta anche: Una conferenza al convegno di San Rossore


Recensione in lingua italiana

Profonda conoscitrice del Ladakh, peccato si perda in una serie di considerazioni politiche ed economiche spesso sballate, che tradiscono un approccio dilettantistico, colorate da una ridicola nostalgia per i tempi andati... il solito si stava meglio quando si stava peggio... Per l’autrice tutti i mali del mondo sono dovuti al capitalismo ed all’Occidente, e se l’Occidente imparasse a vivere come il Ladakh antico la vita sarebbe migliore... mah! Comunque da leggere, magari filtrando accuratamente...

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