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21/11/2024 22:12:27

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Il fiore di Stéphanie

Mujawayo Esther; Belhaddad Souâd


Editeur - Casa editrice

E/O

Africa
Africa centrale
Rwanda


Città - Town - Ville

Roma

Anno - Date de Parution

2007

Pagine - Pages

205

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

I Leoni

Traduttore

Ferri B.


Il fiore di Stéphanie Il fiore di Stéphanie  

Dodici anni dopo il genocidio in Ruanda, Esther Mujawayo, la cui famiglia è stata in gran parte sterminata durante i massacri del 1994, scrive una testimonianza eccezionale sulla sua vita e sulla grande politica di "riconciliazione nazionale" che il governo ruandese cerca di mettere in atto. Racconta i momenti spietati e quasi irreali del confronto tra le vittime e gli assassini durante i "gacaca", tribunali tradizionali creati per affrontare lo spinoso problema della giustizia del dopo genocidio. In cambio di riduzioni della pena, viene chiesto agli assassini di rivelare la verità sugli ultimi momenti di vita delle loro vittime così come sui luoghi dove i corpi sono stati abbandonati. Nella seconda parte del libro Esther Mujawayo e Souâd Belhaddad danno la parola ai sopravvissuti che lavorano ogni giorno con gli autori del genocidio per cercare di sensibilizzarli alla pace e alla ricostruzione di una nazione ruandese.

 



Biografia

Souâd Belhaddad è nata in Algeria e cresciuta in Francia. Giornalista e reporter è autrice di numerosi libri tra cui SurVivantes, Rwanda dix ans après le génocide, scritto con Esther Mujawayo (L'Aube, 2004).


Esther Mujawayo è nata nel 1958 in Ruanda. Sopravvissuta al genocidio del 1994, ha fondato nel luglio dello stesso anno un’associazione di donne vedove, Avega, che ha come scopo di aiutare le donne sopravvissute, in particolare quelle che sono state vittime degli stupri. Sociologa e psicoterapeuta in un centro psicologico per rifugiati a Düsseldorf, si occupa principalmente del trauma psichico post bellico.