Tibet. A piedi sul tetto del mondo Mercoledì 26 Novembre 2008 19:25 Difficile da raggiungere, impossibile da colonizzare, per l’occidente il Tibet è un paese che, rimasto a lungo sconosciuto e inaccessibile, ha sempre stimolato grande curiosità e interesse: negli europei prima, negli americani dopo. Un contributo fondamentale alla sua scoperta lo hanno dato, nella prima metà del 1900, due italiani: il gesuita Ippolito Desideri e il professore marchigiano Giuseppe Tucci. Oggi, a più di mezzo secolo da allora, raggiungere il Tibet è più facile, ma la complessità della filosofia, della religione, della storia e delle tradizioni del paese lo rendono ancora poco conosciuto, dunque ancora capace di suscitare grande fascino e stimolare grande interesse.
Ma cosa sappiamo veramente del Tibet? Perché l’occidente ne è così affascinato e attratto? Che cosa hanno trovato Desideri e Tucci quando hanno finalmente raggiunto la regione? E il visitatore di oggi: quale paese si trova di fronte?
È intorno a queste domande che si sviluppa A piedi sul tetto del mondo, il secondo appuntamento della settima edizione del Festival di viaggio Premio Chatwin 2008 (Castello d’Albertis 27 novembre, ore 18.00). Ne parleranno Francesco Surdich, storico delle esplorazioni geografiche e preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova; David Bellatalla, antropologo alla University of Western Australia di Perth, “allievo spirituale” di Eugenio Ghersi, il capitano medico della Marina militare che, in qualità di vice, medico, fotografo e cartografo, accompagnò Tucci nelle prime spedizioni in Tibet occidentale del 1933 e 1935; Piero Verni, giornalista, documentarista, presidente dell’Associazione Italia-Tibet, autore dell’unica biografia autorizzata del Dalai Lama; Giovanni Scipioni, giornalista, direttore di I Viaggi di Repubblica.
Ad arricchire il dibattito, la forza delle immagini di due documenti straordinari: il reportage di viaggio Sei settimane in Tibet, di Giovanni Scipioni, e l’anteprima di In marcia verso il Tibet, parte seconda, realizzato da Piero Verni e la moglie tibetana Karma Chuckey.
Dal Tibet il viaggio di “camminando per il mondo” 2008 proseguirà, fino al 29 novembre, con racconti, dibattiti, proiezioni, mostre, concerti per portarci dal Tibet all’Afghanistan, da Papua Nuova Guinea all’Africa. Compagni di viaggio, com’è ormai consuetudine per il Premio Chatwin, saranno personalità tra le più rappresentative della cultura italiana e internazionale: da Claudio Magris a Bob Brozman, da Folco Quilici a Hape Kerkeling, da Ettore Mo a Jason Elliot a Paolo Fresu e molti altri. Comunicato stampa premio Chatwin |