Numero di utenti collegati: 4052

libri, guide,
letteratura di viaggio

22/11/2024 05:19:17

benvenuto nella libreria on-line di

.:: e-Commerce by Marco Vasta, solidarietà con l'Himàlaya :::.

La calma dorata

Ricordi di una dama inglese nelle immagini dell’India imperiale

Bayley Emily


Editeur - Casa editrice

Mondadori

  Asia
India
New Delhi


Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

1980

Pagine - Pages

220

Titolo originale

The golden calm: An English lady's life in Moghul Delhi : reminiscences by Emily, Lady Clive Bayley, and by her father Sir Thomas Metcalfe

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Curatore

M. M. Kaye


La calma dorata La calma dorata  

Avete mai visitato le tombe moghul attorno a Nuova Delhi? Questo libro mi ha permesso di immaginare la vita dei funzionari inglesi che usarono questi edifici come case ai tempi della Compagnia.

 


Recensione in altra lingua (English):

The golden calm: An English lady's life in Moghul Delhi : reminiscences by Emily, Lady Clive Bayley, and by her father Sir Thomas Metcalfe ; edited by M.M. Kaye



Recensione in lingua italiana

Quando il mio trisavolo, Sir Thomas Metcalfe, compilò la sua bella raccolta dal titolo Ricordi di Delhie imperiale, si riferiva, usando la parola « imperiale », all’impero dei Moghul, la cui influenza a quell’ epoca era quasi svanita. Quando la lasciò in eredità alle figlie, egli non poteva immaginare che la sua opera, una specie di tableau vivant di una Delhi scomparsa, sarebbe stata apprezzata da molti al di fuori della cerchia dei suoi discendenti. lo non sapevo che il Delhie Book esistesse, finché un giorno, anni fa, andai a trovare la mia prozia vedova Constance Clive Bayley. Mia moglie mi aveva avvertito di non fumare senza averne chiesto il permesso all’anziana signora. Ebbi una deliziosa accoglienza e mi fu subito offerto da bere. « Volete fumare? » mi chiese la zia.
« Si » risposi « fumerei volentieri una sigaretta, se non avete niente in contrario. » « In contrario? » esclamò. « lo fumo sigari!» E me ne offrì uno.
Ci comprendemmo molto bene ed ebbi l’impressione che il suo pronipote le andasse a genio.
Pochi giorni dopo arrivò a casa nostra un pacchetto di carta marrone contenente il Libro di Delhie con un delizioso biglietto della prozia. Diceva tra l’altro: « Dato che conosci così bene l’India, ho pensato che forse ti sarebbe piaciuto il Libro di Delhie, di cui la famiglia Bayley faceva tanto conto. Sono certa che Clive [il mio prozio e suo defunto marito] sarebbe stato molto contento che tu ne entrassi in possesso ».

Ritenni che il Libro di Delhie meritasse un destino migliore che ammuffire in un cassetto dimenticato per veder la luce del giorno solo in qualche occasione speciale. La soluzione ovvia era pubblicarlo, avvalendosi dei piu moderni metodi di riproduzione per rendere giustizia alle illustrazioni originali. E tale pubblicazione fornì l’occasione perfetta per portare alla luce, come un complemento ideale, il diario nel quale la mia bisnonna Emily aveva fissato con le sue parole la storia del suo soggiorno a Delhi.