Il monte Kailash è la montagna più sacra del mondo, venerata da un quinto dell'umanità. Isolato alle spalle dell'Himalaya centrale, secondo il mito sarebbe la fonte dell'universo scaturito dalle acque cosmiche e dalla mente di Brahmà. La sua vetta non è mai stata espugnata, ma per secoli pellegrini indù e buddhisti ci hanno camminato ritualmente attorno. Colin Thubron si unisce a questi pellegrini, dopo un'estenuante camminata dal Nepal, attraverso gli alti passi del Tibet, fino ai magici laghi che riposano alle pendici del Kailash. Un bellissimo diario di viaggio dal ritmo incalzante che coniuga la forza e la poesia della scrittura di Thubron con la sua capacità di mettersi in sintonia con le persone che incontra. Parla con contadini isolati e con monaci rinchiusi in monasteri decadenti; racconta storie di esilio e di eccentrici esploratori occidentali. Ma "Verso la montagna sacra" custodisce un'ulteriore dimensione: l'autore ha di recente assistito alla morte della madre. Sta compiendo un pellegrinaggio anche lui. Il suo percorso attorno alla grande montagna, venerata da una moltitudine di altri pellegrini, risveglia un paesaggio interiore di solitudine, amore e dolore, ridando vita a preziosi frammenti delle sue stesse origini.
|
Mount Kailas is the most sacred of the world's mountains - holy to one fifth of humanity. Isolated beyond the central Himalayas, it is claimed by myth to be the source of the universe created from cosmic waters and the mind of Brahma. Its summit has never been scaled, but for centuries the mountain has been ritually circled by Hindu and Buddhist pilgrims. Colin Thubron joins these pilgrims, after an arduous trek from Nepal, through the high passes of Tibet, to the magical lakes beneath the slopes of Kailas itself. This haunting and beautiful travel book links Colin Thubron's sympathetic intuition with the force and poetry of his descriptive writing. He talks to secluded villagers and to monks in their decaying monasteries; he tells the stories of exiles and of eccentric explorers from the West. Yet there is another dimension in To A Mountain in Tibet. Colin Thubron recently witnessed the death of the last of his family. He is walking on a pilgrimage of his own. His trek around the great mountain, revered by multitudinous others, awakes an inner landscape of solitude, love, grief, restoring precious fragments of his own origins. This is travel writing at its consummate best from an author of unsurpassable experience, sensitivity, and sheer lyrical power. |