Il fiume sacro Bagmati
Un singolare quanto consistente patrimonio culturale ha reso celebre la Vallata di Kathmandu e, nel 1979, ha consentito il suo inserimento nella Lista del patrimonio mondiale. Valerio Sestini e Enzo Somigli, a partire dal 1994, hanno iniziato una serie di ricerche interdisciplinari di architettura e di antropologia lungo il fiume Bagmati in Nepal al fine di documentare le presenze monumentali di quella regione nel loro contesto culturale. Non ci dobbiamo sorprendere se il loro lavoro è stato apprezzato e ha avuto riconoscimenti in campo internazionale. Un lavoro che ha corrisposto a quanto auspicato dal Documento di Nara, ovvero che il valore di un patrimonio storico sia percepito non solo attraverso le forme, i materiali, gli usi, le funzioni, le tecniche, l'ubicazione, l'ambiente, ma anche in base alle fonti di informazioni disponibili in ordine al piano artistico, sociale, storico relative allo spirito e al sentimento. Ricco di tali esperienze il presente volume, a firma dell'antropologa Caterina Bonapace e dell'architetto Valerio Sestini, si configura come un testo esemplare e indispensabile per chi vorrà comprendere la multicomposita realtà culturale nepalese, ma anche per l'Ufficio UNESCO di Kathmandu che, stabilito in Nepal fino dal 1998, si occupa della salvaguardia del patrimonio, sia materiale che immateriale, di quella regione con la promozione di un turismo eco-culturale, con la protezione dell'ambiente e dei diritti umani, e con il favorire uno sviluppo sostenibile.
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