Dieci anni in Egitto, Libia e Sudan
Esce edito dalla Edimond di Città di Castello (www.edimond.com), assieme alla casa editrice egiziana Dar Sharqiat, “Dieci Anni in Egitto, Libia e Sudan”, opera in due volumi a firma Claudio Pacifico, autore non nuovo a queste genere di imprese. La sua passione per i viaggi e le esplorazioni nei deserti del globo lo ha portato infatti a organizzare nel corso degli anni innumerevoli spedizioni da quelli persiani a quelli australiani, dall’Hindu Kush al Karakorum, dal Gobi alla Papua Nuova Guinea, dagli altopiani del Tibet alle montagne Himalayane, dalle catene delle Ande alle giungle del Bengala o dello Yucatan, ma soprattutto nel Sahara su cui ha scritto numerosi libri e taccuini di viaggio. Diplomatico di carriera è attualmente ambasciatore al Cairo dove si sta adoperando in quello che è un altro dei suoi numerosi impegni a favore del Sahara, salvaguardare il suo delicato equilibrio ambientale promuovendo e sostenendo l’indilazionabile causa della costituzione di parchi nazionali specie per quei siti suoi più celebri diventati oggetto di rapido degrado dopo l’esplosione della desertomania e del turismo d’avventura incontrollato. Il recente varo di progetti di sviluppo e missioni di studio e di restauro dei dipinti di Wadi Sura e della grotta Foggini/Mestekawi nel Gilf Kebir egiziano ne costituisce l’ultima conferma nonché testimonianza dell’impegno italiano in questa nazione. Uno dei pregi di questi due ampi volumi, in totale circa ottocento pagine suddivise in tredici capitoli che seppure catalogati sotto l’etichetta della narrativa di viaggio è infatti quello di andare ben oltre i confini di tale classificazione affrontando temi nuovi o finora ignorati come la differenza fra viaggiatore e turista, il mal di deserto, la moda del turismo d’avventura ed altri motivazione sorte dopo l’avvento del GPS, le ripercussioni, il confronto fra il Sahara di ieri e quello di oggi. Si parte sempre dall’incantesimo di “ abbie perdute“ le sabbie del primo viaggio a Timbuctù , ma ancora una volta ritrovate in quelle di tre diversi paesi attraverso un nuovo dialogo dove la suggestione lasciataci dai viaggiatori del passato si interseca con quella del narratore di oggi in una prospettiva più oggettiva e moderna ma sempre accompagnata dalla consueta,sconfinata e pacata passione del Pacifico per l’indagine storica, archeologica, geografica che anticipano ogni capitolo, ogni viaggio, ogni sua singola esplorazione in un andante narrativo che seduce il lettore specialistico quanto quello più laico. GFCLY.
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Claudio Pacifico è un diplomatico di carriera. II suo lavoro lo ha portato a vivere in vari Paesi europei e negli Stati Uniti. E, soprattutto, in Asia, Africa e Medio Oriente, in una serie di ‘posti caldi’: nell’lran della Rivoluzione degli Ayatollah, nella Somalia delle sanguinose guerre tribali, nel Sub-Continente indiano dove in Bangladesh è stato, all’epoca, il più giovane Ambasciatore sull’intera rete diplomatica italiana. Nel 1991 era il numero due dell'ambasciata d'Italia a Mogadiscio quando, dopo la fuga di Siad Barre, tutti gli italiani furono costretti a lasciare la capitale somala. Si è occupato a lungo di questioni arabe e mediorientali. Per circa otto anni, dal 1997 al 2004, è stato Ambasciatore d’Italia, prima in Sudan e poi in Libia. Dal 2007 è Ambasciatore d’Italia in Egitto e Rappresentante Italiano presso la Lega Araba. L'Egitto è una sede decisiva per la diplomazia italiana: il paese è diventato commercialmente importante per l'Italia (solo nel turismo ogni anno un milione di italiani va in Egitto), ma soprattutto è uno dei governi arabi della regione con cui l'Italia collabora. Nel corso della sua lunga carriera ha scritto numerosi articoli di analisi e politica internazionale e vari saggi, tra cui Somalia (1996) Sabbie perdute (2003) Diario Sahariano Bengala (2000) Sahara, nel regno della fata Morgana (2007) Dieci Anni In Egitto, Libia E Sudan (2011) La Rivoluzione Iraniana Il Libro Bianco sulla Crisi Israelo-Palestinese Principali sviluppi della Politica estera italiana verso l’Asia e l’Oceania nel 2006/2007 La diplomazia italiana verso la Corea del Nord Il Vietnam del Doi Moi Antartide: le ragioni della presenza italiana |