Diario di un faticoso viaggio alla ricerca del senso della vita. «Forse ho iniziato a scrivere perché i miei erano davvero ricordi molto belli, molto vissuti e mi dispiaceva che non ne restasse più traccia». Così Fosco Maraini rispondeva tempo fa alla domanda di un giornalista che gli chiedeva cosa lo avesse spinto alla scrittura. È un autore difficile da classificare Fosco Maraini. Certamente un posto a sé occupa la sua opera nella tradizione letteraria italiana. Un po' romanzi, un po' resoconti di viaggi, un po' saggi, i suoi libri raccontano avventure e incontri di uomini e culture, e abbacinanti meraviglie della natura. Antropologo, etnologo, alpinista, orientalista, fotografo e narratore, quella di Maraini è stata un'esperienza umana davvero intensa e straordinaria. Una vita vissuta fino al midollo. [...] Tra le tante avventure di Fosco Maraini, quella alla quale forse egli stesso è più legato e che meglio di ogni altra ha raccontato in un libro, la spedizione con un gruppo di alpinisti italiani sulla catena montuosa del Tibet. Il libro in questione è Paropàmiso, un libro che non può mancare nel sacco di un vero viaggiatore o di chi si sente tale nello spirito. Pubblicato per la prima volta nel 1963, questo libro è il racconto della spedizione romana alla catena dell'Hindu Kush con l'ascensione del Picco Saraghrar. Un racconto di viaggio. «Viaggio - scrive Maraini - che non fu solo spostamento di corpi nello spazio, ma per tutti vivissima esperienza interiore». Un racconto che diventa quindi saggio di antropologia e di storia delle religioni, breviario di moralità, romanzo d'idee e di conversazione. Questo libro viene oggi ripubblicato in una nuova edizione, dove al testo originario è stata aggiunta una sezione fotografica di ottanta pagine e altri nuovi materiali. Sotto forma di pagine di diario, si dipanano i racconti di un viaggiatore sterniano che ripercorre con pietas e con humor la straordinaria e avventurosa esperienza di un gruppo di alpinisti che nel 1956 affrontarono un'impresa considerata, allora, folle e rischiosa. Diversi fili conduttori tessono la trama del libro e accompagnano il lettore, quali immagini o figure ricorrenti: i rapporti fra paesaggi e senso del tempo. Quelle montagne diventano un labirintico e faticoso percorso alla ricerca del senso della vita e della storia, sull'Atlante dell'Oriente e del nostro presente. Maraini è un viaggiatore sensibile e un narratore randagio. Dalla descrizione del paesaggio - anche nei dettagli più sfuggenti - al racconto delle esistenze minime o grandi, dei destini, delle passioni, delle comiche o tragiche vicende che lo hanno segnato, sgorga una narrazione fluttuante, che segue un suo percorso nascosto. Paropàmiso è un libro pieno di suggestioni, anche poetiche, capace ancora di incantare su quanto il viaggio sia prima di tutto un'esperienza interiore e abbia a che fare davvero con il coraggio e a volte la crudeltà dell'animo umano. Il viaggio, dunque, come proiezione del mondo di fuori all'interno, in quella parte di noi, spesso inesplorata, che Maraini chiama «endocosmo». Corrado Benigni su l'eco di bergamo 12/02/2003
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Fosco maraini Nato a Firenze, seppe distinguersi fin da giovane per i suoi studi antropologici sul Tibet e sul Giappone. Fotografo, alpinista, etnologo, poeta, docente di lingua e letteratura giapponese, ha scritto negli anni passati libri famosi e fondamentali come Ore giapponesi e Segreto Tibet, che in nessun modo possono essere costretti dentro la categoria minore della letteratura di viaggio. Nei suoi testi, infatti, analisi di antropologia culturale, considerazioni poetiche, riflessioni filosofiche, ricordi di vita vissuta si fondono in un amalgama equilibratissimo, al tempo stesso lieve e profondo, cioè aereo, arioso, ma capace di cogliere l'essenza di una cultura, di un paesaggio, di un'esperienza mistica o amorosa. Uno stile di scrittura che in Case, amori, universi si arricchisce di un andamento romanzesco, grazie al quale il lettore avanza felice di episodio in episodio, per poi fermarsi più volte estatico di fronte a quella terribile nudità dell'esistenza, cui alludono le righe finali del libro.
Born in Florence, as a young man he developed a strong interest for anthropological studies. A famous ethnologist, photographer, orientalist and writer, Professor of Japanese language and literature, he travelled extensively throughout the Asian continent, especially Tibet and Japan, which then became the main topic of many of his books. Fosco Maraini wrote many essential works such as Ore giapponesi e Segreto Tibet, which cannot be catalogued simply as strict travel literature. His texts are a perfectly balanced mix of cultural anthropology, poetry, philosophy, and personal memories, rendered with an ease and beauty that get to the very essence of a culture, a landscape, and a mystical experience. His latest work, Case, amori, universi, is an enthralling novel, which magnetises the reader from one chapter to the next. |