Figlie di Shehrazad
Le donne d'Iran scrivono da tempi lontani e non hanno mai abbandonato questa vocazione. Successi internazionali di scrittrici iraniane esuli non sono bastati a indirizzare l'attenzione del pubblico sulle colleghe rimaste a vivere e a scrivere - in lingua persiana - nel loro paese. Eppure, dall'instaurazione della Repubblica Islamica a oggi, la produzione femminile supera quella degli uomini, almeno per la narrativa. E il dibattito intellettuale si arricchisce quotidianamente anche grazie all'apporto delle pensatrici impegnate a vario livello nella vita sociale e politica dell'Iran. Questo volume percorre la storia di una cultura femminile che ha le sue radici in consuetudini di lunga tradizione, ma si sviluppa di fatto negli ultimi due secoli, offrendo una prospettiva nuova su una società islamica postmoderna in cui si intersecano modelli culturali antichi e contemporanei.
|
Prologo 1. Dall’harem alla scena pubblica: la lenta emancipazione 2. Coscienza e alfabetizzazione: piccole donne crescono 3. Il coraggio di essere donna: Forugh Farrokhzad 4. Censura e repressione: la nascita della letteratura femminile 5. La Rivoluzione islamica d’Iran e le donne 6. Esuli e resistenti: Mashid Amirshahi, Mihan Bahrami e Ghazaleh ’Alizadeh 7. Il nuovo corso 8. Tra poesia e prosa: Fereshteh Sari 9. Tra realismo e allegoria: Farkhondeh Aqai 10. Letteratura d’impegno e impegno per la letteratura degli altri 11. Fra cinema, teatro e letteratura: scrittura e rappresentazione al femminile 12. Universale e particolare nella scrittura delle iraniane 13. L’implosione della società civile, l’esplosione delle nuove generazioni 14. Due poetesse nella tempesta 15. Oltre l’Iran: la letteratura delle emigrate 16. Scrittrici d’Iran, oggi e domani. |