Numero di utenti collegati: 6121

libri, guide,
letteratura di viaggio

22/11/2024 07:55:44

benvenuto nella libreria on-line di

.:: e-Commerce by Marco Vasta, solidarietà con l'Himàlaya :::.

Il libro di Mush

Arslan Antonia


Editeur - Casa editrice

Skira

Asia
Medio Oriente
Armenia
Caucaso

Anno - Date de Parution

2012

Pagine - Pages

136

Titolo originale

Il libro di Mush

Lingua originale

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

NarrativaSkira

Amazon.it (Italia) - ordina e ricevi questa pubblicazione
Il libro di Mush

Il libro di Mush Il libro di Mush  

In una tiepida notte di fine giugno del 1915, cinque fuggiaschi si allontanano dalle rovine del loro paese nella valle di Mush, distrutto dai turchi della terza armata con i suoi abitanti e le millenarie tradizioni del popolo armeno. Hanno perso tutto, casa e famiglia, ma hanno fortunosamente recuperato un tesoro di inestimabile valore e sono determinati a portarlo in salvo ad ogni costo. Questa è l'ultima storia dell'antichissimo Libro di Mush.

 



Biografia

ANTONIA ARSLAN, laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'università di Padova. È autrice di saggi pionieristici sulla narrativa popolare e d'appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla "galassia sommersa" delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900). Attraverso l'opera del grande poeta Daniel Varujan — del quale ha tradotto (con Chiara Haiganush Megighian e Alfred Hemmat Siraky) le raccolte II Canto del Pane e Mari di grano — ha riscoperto la sua profonda e inespressa identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio (Metz Yeghèrn. Il genocidio degli Armeni, di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Infine, ha scritto il suo primo romanzo, La Masseria delle Allodole, perché non ha potuto farne a meno. Quei personaggi, quelle persone dal destino incompiuto, erano lì, e l'hanno chiamata. Hanno voluto essere ascoltati.

Consulta anche: "Le armene? Pazienti tessitrici contro il genocidio" intrvista da 2il porto ritrovato"