Etiopia
La guida all’Etiopia è uscita nel dicembre del 1996. Per la piccola casa editrice Clup. Allora costava 48mila lire. In due anni, andò esaurita. Cinquemila copie, mi dissero. Dedicai quel lavoro ad Alex Langer e a due persone che non c’erano più e che nessuno ricorderà più: Fatima e Getacho. Il libro oggi è introvabile. So che ne circolano alcune fotocopie. E qualcuno ha trovato una copia superstite su Internet. Io ne posseggo un solo volume. Scarabocchiato e riscritto mille volte. Un lettore erudito, con cui ho intrattenuto una corrispondenza feconda e aspra per molti anni, vi ha trovato oltre quattrocento ‘inesattezze’. Un ingegnere italiano seguì le tracce del mio libro e, molti anni dopo, decise che quella terra sarebbe stata la sua terra: ha costruito un lodge di grande bellezza su uno sperone di roccia nel cuore del Tigray. Un giorno ci siamo trovati e lui mi ha raccontato la sua storia. Io ho smarrito lo sguardo nel panorama che mi stava mostrando dall’alto di un balcone di roccia.
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