Patagonia ciuf ciuf
Un marinaio in pensione, che racconta di essere discendente del leggendario bandito Butch Cassidy, e un macchinista disoccupato della metropolitana di Buenos Aires decidono di assaltare un treno che percorre 400 chilometri nella Patagonia Argentina, per liberare un loro compagno e impossessarsi di un ricco bottino. Una volta sul treno però le cose non vanno come previsto: tra turisti tedeschi, partorienti e senatori corrotti, i due improvvisati rapinatori si ritrovano coinvolti in situazioni drammatiche e assurde, che si risolveranno con una sparatoria o con una partita di calcio. Patagonia ciuf ciuf è allo stesso tempo un romanzo noir e una narrazione caustica e umoristica sulla realtà argentina che scorre rapida sui binari della Patagonia.
«Questo romanzo sarebbe piaciuto a Soriano. Un discendente di Butch Cassidy che assalta in Patagonia un treno dal carico più disparato. Né manca una partita di calcio Argentina-Germania, in pieno stile Salvatores». Gianni Mura, la Repubblica
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Ho subito la fascinazione del treno a vapore, quando ancora la linea Verona, Mantova, Modena non era elettrificata e corpuscoli di carbone mi entravano nell'occhio mentre lentamente risalivamo la campagna padana risalendo dalle vacanze sull'Appennino toscano. Per questo mi ha colpito questo ciuf ciuf onomatopeico di una narrazione che mi riporta alle letture giovanile di neofita dei viaggi come In Patagonia, L'ultimo treno della Patagonia o Ritorno in Patagonia nato dal genio della coppia Chatwin e Theroux, per citare i fondamentali, in una commistione di incontri, paesaggi, sensazioni così come Patagonia Express spingeva Sepùlveda a iniziare la sua narrazione circolare da Chatwin per concluderla con Francisco Coloane. |