Notturno cileno
Un possente romanzo dove l'autore fa i conti una volta per tutte con la storia di quel Cile che non ha mai smesso di amare e odiare. Lo fa scegliendo il punto di vista di un personaggio equivoco e meschino, Sebastian Urrutia Lacroix, cileno, prete e membro dell'Opus Dei, potente critico letterario che ha fatto e disfatto fortune di poeti. Il protagonista, voce narrante, rovescia su un muto interlocutore la sua memoria e la sua coscienza, in una notte insonne e tragica. Cerca nella concatenazione dei fatti la sua giustificazione e davanti agli occhi gli scorrono cinquant'anni della sua vita e della storia del suo paese. Una folla di fantasmi, di morti e di vivi, di personaggi fittizi, veri, o celati dietro una maschera letteraria che perō ne lascia scorgere il vero volto, chiede di entrare nel suo racconto e di fornire la sua prospettiva dei fatti.
|