Gioielli d'altrove
25 Euro – 120 fotografie a colori
I segni distintivi tribali, le scarificazioni, le pitture corporee, l’abbigliamento ed i gioielli costituiscono espressioni artistiche tramandate in forma scritta sul libro più importante: l’uomo, a qualsiasi clan, tribù, etnia o popolo appartenga. Il gioiello etnico in particolare parla di mille cose, storia, costume, tradizione, ma soprattutto racconta il mistero dell’individuo che lo ha desiderato, posseduto e amato, indossato nelle feste come nel quotidiano, impregnato con il suo odore fino a renderlo parte di sé, e alla fine trasmesso ai propri figli che nel tempo gli aggiungeranno altro valore. In molte culture il gioiello etnico è la ricchezza privata della donna, spesso la sola ricchezza a lei concessa e di cui lei può disporre. Il libro, formato 28 x 21 cm orizzontale, 170 pagine, 90 fotografie di gioielli da Africa, Asia, Oceania, 30 fotografie di etnie, racconta l’avvincente storia di popoli immersi in ambienti naturali straordinari, attraverso i loro gioielli che, oltre ad adornare il corpo, trasmettono informazioni su chi ne è portatore, parlano della vita e del quotidiano della gente, evocano le cerimonie per cui sono stati creati: danze, funerali, iniziazioni, matrimoni. Il gioiello, quindi, come “narratore” della storia dell’uomo che va di pari passo alla sua evoluzione sociale e culturale. Dall’inizio dell’umanità l’uomo ha costruito, intrecciato, tessuto ornamenti, come testimoniano i ritrovamenti avvenuti tra le sabbie del Sahara. I pastori ed i nomadi raccolgono durante le loro transumanze, perle neolitiche di conchiglie, di amazzonite, di quarzo o in guscio di uovo di struzzo, sbozzate, lisciate e forate migliaia di anni fa quando il Sahara era verde. E poi stratificazioni di millenni, fino a quelle “perline” provenienti dall’India, da Venezia, dalla Cecoslovacchia, che ci parlano di vie carovaniere percorse da mercanti che le scambiavano con oro, avorio e schiavi. Nella scelta dei gioielli presentati nel libro, gli autori hanno privilegiato quelli che più colpivano per bellezza o impatto emotivo, così nelle riproduzione fotografiche a volte si è volutamente dato un taglio frammentario mettendo in rilievo parti ritenute più interessanti dal punto di vista estetico ed emozionale; Anche per i testi la scelta è stata quella di privilegiare notizie riguardanti le usanze ed i rituali legati a tali oggetti più che le notizie tecniche. Il libro è il settimo della collana “Etnica” pubblicata da Periplo Edizioni in collaborazione con Les Cultures, laboratorio di cultura internazionale, Onlus con sede a Lecco che lavora nel campo della cooperazione internazionale e della difesa dei diritti degli individui. Il libro può essere acquistato per corrispondenza, per informazioni e ordini telefonare allo 0341220575 o con email a spensotti@libero.it. Gli autori TESTI: BIANCA MAGGI e SABINA MELESI Madre e figlia, hanno viaggiato in tutto il mondo privilegiando dapprima i luoghi delle antiche civiltà ed in seguito le zone più remote alla ricerca delle etnie in via di estinzione. Da sempre collezioniste di opere d'arte contemporanea e di arte tribale hanno nell'ultimo ventennio, assemblato una notevole collezione di gioielli etnici raccolti nel corso dei viaggi o acquisti da antiquari ed in aste internazionali. Dal 1991 Sabina è titolare di una galleria d'arte contemporanea.
FOTOGRAFIE: STEFANO PENSOTTI Appassionato viaggiatore e coordinatore di Avventure nel Mondo, da più di 25 anni fotografo. Suoi servizi sono stati pubblicati da numerose riviste italiane tra cui Illustrazione Italiana, Linea d'ombra, Fotopratica, GenteViaggi, Io Donna – Corriere Sera. Innumerevoli mostre in tutta Italia e due libri fotografici: “Milano, la città raccontata da 15 grandi scrittori” e “Ladakh, il paese degli alti passi”, “Alexandra David Neel: Le voyage a Lhasa”, per l’Editore Artoud - Flammarion di Parigi, Gioielli d'altrove, Libya, a 'stone gardens' . Rappresentato dall'agenzia Granata Press Service di Milano, collabora con Darf Publishers LTD di Londra, Editions du Chene e Editions Solar di Parigi.
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