Sono tornato al Kailash nel 1997 ed alla pubblicazione del volume nel 2000 (edizione inglese) è stata una sorpresa apprendere che l'autore aveva parzialmente effettuato lo stesso percorso pochi mesi dopo: la stessa agenzia (TIST), lo stesso albergo (Himalaya Hotel a Lhasa), gli stessi episodi (come la morte di un pellegrino indiano per mancanza di acclimatazione). Ma anche la piccola personale soddisfazione di vedere che il gruppo da me organizzato era riuscito a raggiungere i luoghi (Toling e Tsaparang) per cui Allen aveva invano chiesto il permesso. Il titolo è però fuorviante, nulla vi è di esoterico nella ricerca di Allend. Nel 1933 lo scrittore James Hilton pubblicava un racconto intitolato "Lost Horizon", che ruotava intorno all'idea che nel Tibet Occidentale, celata dall'Himàlaya, esistesse una valle abitata da lama saggi che avevano raggiunto un livello ideale di esistenza umana. Hilton chiamò questa valle Shangri-La, ma esiste veramente questo luogo? Il libro di Allen è la ricerca letteraria e filologica del mitico regno di Shang-shung, probabilmente posizionato nell'area del regno di Guge, fra il Ladakh ed il monte Kailash (cui Allen aveva dedicato un libro nel 1982: A mountain in Tibet). Il libro di Allen rappresenta il resoconto dei suoi viaggi in Tibet, ma anche un tentativo di riscrivere la storia tibetana antica con cui l'autore da un lato incrina la concezione occidentale del Tibet come paradiso buddhista, mentre dall'altro riconosce alla religione prebuddista Bön il ruolo che le compete nell'ambito della cultura tibetana.
Orrenda la traduzione del titolo con quel "del".
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The idea of a hidden refuge, a paradise far from the stresses of modern life, has universal appeal. In 1932 the writer James Hilton coined the word "Shangri-La" to describe such a place, when he gave that name to a hidden valley in the Himalayas in his popular romance, "Lost Horizon". Exploring the myth behind the story, this book tracks down the sources that Hilton drew upon in writing his novel, and then sets out to discover what lies behind the legend that inspired him. In the course of an account of his four journeys into Tibet, Charles Allen also provides a reading of that country's early history, dismissing notions of Tibet as a Buddhist paradise and seeking to restore the mysterious pre-Buddhist religion of Bon to its rightful place in Tibetan culture. He also locates the "lost" kingdom of Shang-shung and, in doing so, the original Shangri-La itself: in a remarkable gorge beyond the Himalayas, full of extraordinary ruins.
From the Publisher In 1933, writer James Hilton published a novel called "Lost Horizon." At its center is the notion that, hidden beyond the Himalayas in western Tibet, there is a valley inhabited by all-wise lamas who have achieved an ideal human existence. Hilton called his valley "Shangri-La." In "The Search for Shangri-La," acclaimed travel writer Charles Allen tracks down the sources that Hilton drew upon, then sets out to discover the truth behind the legend that inspired him. In the course of a lively account of his four journeys into Tibet, Allen also gives us a controversial reading of the country"s early history, shattering our notions of Tibet as a Buddhist paradise and restoring the mysterious pre-Buddhist religion of Bon to its rightful place in Tibetan culture. |