Civiltà persiana antica (La)
Un quadro dell'archeologia, della storia e della civiltà iranica prende forma tra le pagine di questo libro dove è rievocato il passato dei Medi e dei Persiani, di coloro cioè che fondarono il primo impero mondiale in cui si fusero tutti i valori dell'Oriente e dell'Occidente. Dal periodo preistorico alla nostra era, dalla saggezza di Dario alla follia di Serse, le vicende che si susseguirono nel corso dei millenni si condensano in una sintesi di singolare efficacia, in cui l'analisi degli aspetti economici, sociali, tecnici e artistici conduce a delineare un quadro completo e perfetto di quello che è stato ed è l'Iran.
Roman Ghirshman (traslitterazione di Hirschmann) (Charkiv, 3 ottobre 1895 – Budapest, 5 settembre 1979) è stato un archeologo, iranista e accademico francese d'origine russo-ebraica. Ghirshman si stabilì a Parigi nel 1917 (anno della rivoluzione del 1917) per studiare archeologia e lingue del mondo antico. Era interessato soprattutto alle rovine dell'antica Persia (attuale Iran) e particolarmente a Teppe Gian, Tepe Siyalk, Begram, in Afghanistan, Bishapur, Fars e Susa. I suoi studi su Choqa zanbil occupano 4 volumi. Ha inoltre diretto delle équipes di archeologi a Iwan-i Karkheh e alle piattaforme partiche di Masjed-e Soleyman, vicino Izeh, in Khuzistan. Con oltre trecento pubblicazioni e una ventina di libri, Ghirshman è uno degli studiosi specialisti maggiormente prolifici e tra i più stimati (se non addirittura il più stimato) degli esperti dell'antica Persia. Alcuni suoi lavori su Susa non sono stati ancora dati alle stampe, ma sono serviti ad altri archeologi (come Hermann Gasche) per i suoi studi in Iran che si sono susseguiti tra gli anni 1960 e 1970.
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