Il canto perduto
"Sono solo una donna che è sfuggita alla sorveglianza e si è addentrata nel paradiso prima che Dio lo concedesse alle altre creature", dice di sé Sabà, protagonista del romanzo che ci fa conoscere uno spaccato della gioventù saudita del tutto inedito in Occidente. Dai lunghi monologhi interiori e dalle sue allucinazioni veniamo a conoscenza che la nubile Sabà è incinta, e il dramma è reso più evidente dall'identità del suo amante. Così la ragazza, identificandosi totalmente con la città di Gedda, combatte contro la società e contro se stessa un estrema lotta per la libertà sentimentale e sessuale, sino al più lancinante dei conflitti che una donna può trovarsi a vivere, al di là di qualunque frontiera. =============
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Laila al-Juhani (ليلى الجهني), nata nella città settentrionale di Tubuq (Tabuk) nel 1969, è una scrittrice e scrittrice di racconti dell'Arabia Saudita . Ha studiato alla King Abdul Aziz University di Medina, ottenendo una laurea in Letteratura inglese. Ha poi conseguito un Master in Lingue Straniere e un PhD in Pedagogia/Psicologia, quest'ultimo presso l' Università di Tiba a Medina. Al-Juhani ha scritto numerosi racconti e romanzi. Il suo romanzo d'esordio si chiamava Da'iman sayabqa al-hubb (Always Love Will Remain) ed è stato pubblicato all'inizio degli anni '90. Da allora sono stati pubblicati altri tre romanzi: The Barren Paradise (1998), Jahiliyya (Ignorance, 2007) e 40 Fi Ma'ani Ina Akbar (2009). Estratti dei suoi romanzi sono apparsi in traduzione inglese sulla rivista Banipal The Barren Paradise è stato anche pubblicato in una traduzione italiana completa nel 2007 come Il canto perduto.Con questo romanzo ha ottenuto vari riconoscimenti in tutto il mondo arabo, tra cui il premio nell’emirato di Sharjah per il miglior romanzo arabo al femminile. È considerata una delle più note scrittrici saudite. |