Le scintille dell’inferno
La vicenda, ambientata in una società in profondo mutamento, si colloca a Gedda, una città che vanta antichissime tradizioni di ospitalità nei confronti delle migliaia di pellegrini che vi giungono ogni anno per compiere il pellegrinaggio a La Mecca. Ma la ricchezza proveniente dal petrolio ha trasformato il volto della città, così come ha sconvolto le abitudini e i costumi degli abitanti del misero quartiere da cui provengono i tre protagonisti: il narratore Ṭareq e i suoi amici Osama e Issa, tre giovani sbandati che vivono di espedienti. Quando, negli anni Settanta, di fronte al loro vecchio e degradato quartiere sorge un magnifico palazzo, luogo mitico in cui si concentrano denaro e potere, proprietà di un misterioso Padrone, tanto ricco e influente quanto malvagio, gli abitanti cominciano a capire, dopo lo sbalordimento iniziale, che quello splendido castello si nutre della distruzione del loro antico stile di vita. I destini intrecciati dei tre protagonisti lungo tre decenni costituiscono la trama del romanzo, che svela, attraverso salti temporali, ricordi e sogni, tanto la vita quotidiana dei tre amici nel vecchio quartiere prima, all’interno del palazzo poi, quanto i segreti della città. Punto di forza del romanzo è lo spazio dedicato alla descrizione delle disparità presenti all’interno della società saudita, che si evidenziano nelle differenze tra i diversi spazi della città, in particolare tra Il quartiere povero, denominato Inferno, e quello ricco, noto come Paradiso. I poveri, esclusi dai circuiti di redistribuzione e di accesso alla ricchezza, vivono nella precarietà, nella miseria e nella disperazione. I giovani, specialmente, si vedono privati del futuro, derubati degli antichi mestieri dei padri, esclusi dalla nuova ondata di benessere. L’unica via di uscita è quella di procurarsi i favori di un potente, rinunciando per sempre all’onestà e alla dignità. Ma anche questa soluzione si rivela illusoria, risolvendosi in una forma di alienazione ben peggiore della povertà. Si tratta dunque di un romanzo dolorosamente satirico, che descrive l’impatto seduttivo del potere e della ricchezza sull’animo umano, ma anche sull’ambiente.
|
Quando un meraviglioso palazzo è costruito sul lungomare di Gedda, in prossimità del suo quartiere miserabile, l'ambizioso Tareq vede una via d'uscita dalla sua vita di microcriminalità. Fissa con desiderio gli enormi cancelli, sognando il lusso. Ma il sogno si trasforma rapidamente in un incubo. Il palazzo è governato da un padrone enigmatico, la cui influenza in città è tanto grande quanto malvagia. Quando Tareq riesce a diventare uno dei suoi uomini più fedeli, diventa chiaro che è stato scelto per un singolo terribile compito, torturare e stuprare i nemici del padrone. Trent'anni dopo, Tareq si sente intrappolato. Tra punire i nemici del padrone attraverso atti indicibili, innamorarsi di Maràm, la bella amante del padrone, e respingere le suppliche di suo fratello di tornare a casa, si rende conto che è diventato non più che uno schiavo - e che c'è solo una via d'uscita. |