Kazakistan: una chiesa nella steppa
Il progetto della chiesa del Buon Pastore, nella città di Aktobe -Diocesi di Atyrau, Kazakistan- nasce dall’idea di creare un canale di comunicazione tra il Simbolo della Chiesa e il luogo della sua implantatio, realizzando un luogo di culto che concili le tradizioni e la cultura del popolo nomade con la sacralità. L’opera di evangelizzazione della chiesa cattolica missionaria in questa terra, di fatto, si manifesta anche attraverso l’architettura, richiamando nello stile la yurta, tenda tradizionale e luogo sicuro di un popolo che cammina nella steppa, simbologia delle avversità della vita. Il centro parrocchiale in progetto trova luogo nel centro del quartiere moscovita della città di Aktjiubink ed è composto da due corpi di fabbrica: la chiesa-yurta anteposta alla canonica ed alle sale parrocchiali. Ad oggi è stata realizzata una variante al progetto originale.
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Giorgio Burza nasce nel 1959 a Crotone, dove vive e lavora. Si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con la tesi “Edificio ai Banchi Nuovi e sistemazione della Piazza”, relatori il prof. arch. Francesco Bruno e il proprio maestro e mentore arch. Sandro Raffone. Nel 2000, Papa Giovanni Paolo II lo invia con la famiglia in Kazakistan, in una missione di evangelizzazione che dura 10 anni. Da sempre alla ricerca dell’equilibrio tra le arti grafiche e la progettazione architettonica, le opere di Burza evidenziano la leggerezza delle prime e la solidità della seconda. |