La lingua della terra.
La lunga storia della lotta di resistenza dei Mapuche, indigeni sudamericani oggetto di una politica segregazionista e repressiva da parte dei governi cileni e argentini. Il popolo della terra (traduzione letterale di Mapuche) è stato deportato in riserve, ridotto alla fame e alla marginalità sociale dalle logiche statali e dall'avidità dei proprietari terrieri e delle multinazionali (emblematico il conflitto con il gruppo Benetton). Con una scrittura chiara e appassionata, Leslie Ray ci racconta le tradizioni e l'identità culturale di un popolo "senza confini" che ha subito pesanti discriminazioni razziali negli ultimi due secoli. Quando l'autore incontrò per la prima volta le organizzazioni mapuche, era un winka, un "invasore", una persona di cui diffidare. Ora, dopo anni di esperienze condivise, è considerato un peñi, un "fratello". Forte di queste premesse, il libro narra l'avvincente e sofferta storia dei Mapuche, finalmente dal loro punto di vista.
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