Voyages d'Ouremburg a Boukara fait en 1820 a travers les steppes qui s'etendent a l'est de la mer d'Aral et au-dela de l'ancien Jaxartes
Importante e rara opera, composta dal nobile russo in cui si descrivono le popolazioni di lingua turca che si affacciano sul mare di Aral in Russia, con le loro etnie, costumi, abitudini. Le tavole descrivono gli abiti, il minareto, i palazzi e le abitazioni e le loro monete. E' noto che quest'opera costituisce la fonte cui si ispirò Giacomo Leopardi per comporre, qualche anno dopo, la poesia "Canto notturno di un pastore vagante dell'Asia", suggestionato dalla descrizione delle popolazioni nomadi dei Kirghisi abituate a pascolare le greggi nei deserti aridi e sabbiosi e ad innalzare canti alla luna. Nello Zibaldone Leopardi scrive quanto sia stato colpito dalla cronaca del viaggio a Bukhara del 1820 del barone Meyendorff che annotava sul diario come i nomadi “appaiano inclini alla riflessione …e passano la metà della notte seduti su una pietra a guardare la luna e a musicare parole melanconiche …”
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