Strategia di sviluppo del nuovo Uzbekistan per il 2022-2026
L’esito delle recenti elezioni svoltesi in Uzbekistan, che hanno riconfermato Mirziyoyev alla guida del paese, pone le basi per una politica di continuità che mira ad un ulteriore sviluppo del paese nei prossimi anni. La strategia di sviluppo elaborata è stata presentata a Roma nei giorni scorsi e noi di Exportiamo abbiamo preso parte all’evento. Eccone i punti salienti. In occasione della visita in Italia della delegazione Uzbeka guidata da Eldor Tulyakov, Direttore Esecutivo del “Centro di strategia di sviluppo” di Tashkent, si è svolta il 10 marzo una Tavola Rotonda dal titolo “Development Strategy of New Uzbekistan for 2022-2026”. L’evento si è tenuto presso il Circolo degli Esteri di Roma ed è stato organizzato dall’ISMAA (Istituto Mediterraneo per l’Asia e l’Africa) in collaborazione con l’Ambasciata dell’Uzbekistan a Roma. Vi hanno preso parte circoli politici, imprenditoriali, accademici e diversi media italiani. Per Exportiamo.it hanno partecipato Alessio Gambino e Narmin Rahimova. Durante l’incontro sono state presentate e discusse le trasformazioni giuridiche, economiche e sociali previste per gli anni 2022-2026 incluse nel piano di sviluppo strategico del “Nuovo Uzbekistan”. Eldor Tulyakov ha introdotto l’importanza e la coerenza delle riforme contenute nel piano, recentemente adottato dal governo uzbeko, che si articolano in sette aree prioritarie e cento obiettivi specifici da raggiungere entro i prossimi cinque anni. La nuova “Strategia di sviluppo” dell’Uzbekistan è una continuazione logica della più ampia “Strategia d’azione” attuata dal paese negli ultimi anni. Quest’ultima ha iniziato il processo di attuazione di riforme su larga scala in vari settori; la più recente “Strategia di sviluppo” continuerà queste riforme, assicurandone la continuità e il miglioramento sulla base dell’esperienza e delle capacità accumulate. Tulyakov ha sottolineato che gli obiettivi sono definiti in maniera precisa attraverso il raggiungimento di target quantitativi che prevedono inoltre meccanismi di monitoraggio per assicurarne il raggiungimento. Tra le molte priorità individuate nella Strategia di sviluppo per il 2022-2026 vi sono misure volte a un’ulteriore liberalizzazione economica, quali privatizzazioni e maggiore concorrenza anche attraverso l’eliminazione dei monopoli, nonché l’attrazione di maggiori investimenti esteri, la stabilizzazione dei prezzi, il sostegno allo sviluppo dei “settori trainanti dell’economia”, il maggiore decentramento decisionale a favore delle Regioni.
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