La casa dei manghi blu
India, inizio del Ventesimo secolo. I Dorai sono una ricca e importante famiglia di proprietari terrieri, della casta Avadar, convertitisi al Cristianesimo: Salomon, il patriarca; la moglie Charity; la figlia Rachel e i due maschi, Aaron e Daniel, violento e anti-inglese il primo, mite e sognatore il secondo. L'esplosione di una sanguinosa rivolta contro il governo britannico, in seguito allo stupro di una ragazza, porta a un drammatico scontro razziale. Dopo la fuga di Daniel e il successivo ritorno a casa, come celebre medico e fondatore di una nuova comunità, il romanzo prosegue con le avventure del figlio Kannan, che avrà il privilegio di vedere con i propri occhi la grande insurrezione contro gli inglesi condotta dal Mahatma Gandhi. Non si possono spezzare le proprie radici: ecco la linfa vitale, segreta di questa grandiosa saga famigliare. L'ultimo erede Dorai, combattuto tra le passioni degli uomini e le leggi spesso crudeli dei popoli, compirà così un ultimo viaggio di ritorno, il viaggio della delusione e della rinascita, e vorrà ancora ascoltare lo stormire degli alberi di mango, simbolo di un' identità nazionale ma anche di una mitica appartenenza in cui uomo, cosmo e società paiono fondersi una volta per sempre.
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