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La fiaba nucleare dell’uomo bambino di Hamid Ismailov In breve: Nella carrozza di un treno che corre attraverso la sconfinata e monotona steppa kazaka, un viaggiatore si imbatte in un venditore che suona magistralmente il violino. Si chiama Erzhan e, malgrado sia un giovane adulto, conserva un aspetto da bambino. Per ingannare il tempo, il passeggero lo prega di parlare della sua storia. Si dipana così il misterioso racconto dell'uomo bambino, nato negli anni della guerra fredda in un villaggio sperduto, nei pressi di una stazioncina di transito. |
Poetica del romanzo uzbeco di Zulfiya Pardayeva In breve: La monografia è destinata a insegnanti e studenti di istituti di istruzione superiore, licei e scuole, a esperti del settore e a un vasto pubblico interessato allo sviluppo del romanzo uzbeko. |
In breve: Amin Maalouf, col talento narrativo di sempre, ci conduce lungo la via della seta attraverso le più affascinanti città dell`Asia. Parafrasando Edgar Allan Poe, ci dice: `Rivolgi il tuo sguardo su Samarcanda. Non è la regina della Terra? Fiera, al di sopra di tutte le altre città?` |
In breve: Set mainly in Uzbekistan between 1900 and 1980, The Railway introduces to us the inhabitants of the small town of Gilas on the ancient Silk Route. Among those whose stories we hear are Mefody-Jurisprudence, the town's alcoholic intellectual; Father Ioann, a Russian priest; Kara-Musayev the Younger, the chief of police; and Umarali-Moneybags, the old moneylender. Their colourful lives offer a unique and comic picture of a little-known land populated by outgoing Mullahs, incoming Bolsheviks, and a plethora of Uzbeks, Russians, Persians, Jews, Koreans, Tatars and Gypsies. |
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