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A Tibetan Artistic Genius and His Tradition
Khyentse Chenmo of Gongkar
Jackson David P.

Editeur - Casa editrice

Rubin Museum of Art

  Asia
Tibet
Vajrayana

Città - Town - Ville

2

Anno - Date de Parution

2016

Pagine - Pages

275

Titolo originale

A Tibetan Artistic Genius and His Tradition: Khyentse Chenmo of Gongkar

Lingua - language - langue

eng


A Tibetan Artistic Genius and His Tradition  

In A Tibetan Artistic Genius and His Tradition, l'attenzione di David Jackson è rivolta allo stile Khyenri, il meno conosciuto tra i tre principali stili pittorici del Tibet, risalente alla metà del XV e al XVII secolo.
La pittura di Khyentse Chenmo, fondatore dello stile Khyenri che fiorì tra il 1450 e il 1490, fu significativo per il suo radicale rifiuto degli stili classici indiani prevalenti (soprattutto di ispirazione nepalese) con sfondi rossi formali, sostituendoli con entusiasmo con i verdi intensi e blues dei paesaggi cinesi. Khyentse era famoso per il suo lavoro raffinato e realistico, sia come pittore che come scultore. Il suo stile pittorico è stato spesso trascurato o frainteso dagli studiosi, ma è un anello mancante nella storia della pittura tibetana poiché è stato spesso erroneamente identificato come i primi esempi dello stile Karma Gardri.
Lo stile Khyenri è ora strettamente legato ad una piccola sottoscuola della scuola Sakya, la Gongkarwa. I più importanti murales in situ dello stile Khyenri sopravvivono nel monastero di Gongkar nel Tibet meridionale, a sud di Lhasa, vicino all'aeroporto di Gongkar. Lì troviamo murales realizzati dallo stesso Khyentse Chenmo, molti di loro erano coperti da uno strato di calce e quindi sono sfuggiti alla distruzione durante la Rivoluzione Culturale. Il dottor Jackson ha recentemente scoperto molti dei dipinti di Khyentse in musei fuori dal Tibet, alcuni dei quali non erano stati riconosciuti per oltre un secolo.

 


Recensione in altra lingua (English):

In A Tibetan Artistic Genius and His Tradition, David Jackson's focus is the Khyenri style, the least known among the three major painting styles of Tibet, dating from the mid-fifteenth through the seventeenth centuries.
The painting of Khyentse Chenmo, founder of the Khyenri style who flourished in the 1450s–1490s, was significant for his radical rejection of the prevailing classic Indic (especially Nepalese-inspired) styles with formal red backgrounds, enthusiastically replacing them with the intense greens and blues of Chinese landscapes. Khyentse was famed for his fine and realistic looking work, both as a painter and sculptor. His painting style has often been overlooked or misunderstood by scholars, but is a missing link in the history of Tibetan painting as it has often been misidentified as early examples of the Karma Gardri style.
The Khyenri style is now most closely linked with a small sub-school of the Sakya school, the Gongkarwa. The most important in-situ murals of the Khyenri style survive at the Gongkar Monastery in southern Tibet, south of Lhasa near the Gongkar airport. There we find murals by the hand of Khyentse Chenmo himself, many of them were covered by a layer of whitewash and thus escaped destruction during the Cultural Revolution. Dr. Jackson recently discovered several of Khyentse's paintings in museums outside Tibet, some of which had been unrecognized for over a century.