Gasherbrum IV
Il Gasherbrum IV, oltre a essere una montagna dalle linee straordinarie e bellissime, è una tra le più difficili al mondo. Storicamente, la spedizione guidata da Riccardo Cassin nel 1958, che portò a toccare i 7929 metri della vetta principale (la Cima Sud) la forte cordata composta da Carlo Mauri e Walter Bonatti lungo la cresta Nord-Est, rappresentò la scalata più difficile su roccia e misto dell'epoca, superando difficoltà d'arrampicata mai raggiunte prima d'allora a quote simili. Uno straordinario racconto di spedizione ma un po' anomalo perché scritto da un colto osservatore - etnologo, alpinista, fotografo - quale è Fosco Maraini. Prosa limpida che ti introduce dapprima nel paese dei Baltì, luogo di miserie e meraviglie, e poi ti guida nella leggendaria valle del K2. La scalata finale è storia di famosi alpinisti - Cassin, Bonatti, Mauri, Gobbi, De Francesch - ma soprattutto di uomini, di cui Maraini sa dipingere limiti e grandezze, con onestà, senza adulazione. (Vivalda) Diario della spedizione effettuata nel 1958 al Gasherbrum IV, nella regione del Baltoro, Karakorum Orientale pakistano. Spedizione diretta da Riccardo Cassin e con la partecipazione di Walter Bonatti, Bepi de Franceschi, Toni Gobbi, Carlo Mauri, Giuseppe Oberto, Donato Zeni e Fosco Maraini. Interessanti capitoli sui portatori Baltì, sull'ascensione, disquisizioni filosofiche e teologiche. Corredato di belle foto, mappe e disegni vari.
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Fosco maraini Nato a Firenze, seppe distinguersi fin da giovane per i suoi studi antropologici sul Tibet e sul Giappone. Fotografo, alpinista, etnologo, poeta, docente di lingua e letteratura giapponese, ha scritto negli anni passati libri famosi e fondamentali come Ore giapponesi e Segreto Tibet, che in nessun modo possono essere costretti dentro la categoria minore della letteratura di viaggio. Nei suoi testi, infatti, analisi di antropologia culturale, considerazioni poetiche, riflessioni filosofiche, ricordi di vita vissuta si fondono in un amalgama equilibratissimo, al tempo stesso lieve e profondo, cioè aereo, arioso, ma capace di cogliere l'essenza di una cultura, di un paesaggio, di un'esperienza mistica o amorosa. Uno stile di scrittura che in Case, amori, universi si arricchisce di un andamento romanzesco, grazie al quale il lettore avanza felice di episodio in episodio, per poi fermarsi più volte estatico di fronte a quella terribile nudità dell'esistenza, cui alludono le righe finali del libro.
Born in Florence, as a young man he developed a strong interest for anthropological studies. A famous ethnologist, photographer, orientalist and writer, Professor of Japanese language and literature, he travelled extensively throughout the Asian continent, especially Tibet and Japan, which then became the main topic of many of his books. Fosco Maraini wrote many essential works such as Ore giapponesi e Segreto Tibet, which cannot be catalogued simply as strict travel literature. His texts are a perfectly balanced mix of cultural anthropology, poetry, philosophy, and personal memories, rendered with an ease and beauty that get to the very essence of a culture, a landscape, and a mystical experience. His latest work, Case, amori, universi, is an enthralling novel, which magnetises the reader from one chapter to the next. |