La creazione plastica
A maggioranza musulmana, il popolo Bambara mantiene comunque un
forte legame con i propri culti tradizionali. Maschere e sculture lignee
vengono scolpite dai fabbri (che possono essere del villaggio o itineranti)
quali attributi delle feste, delle danze e dei riti connessi e regolati
dalle società iniziatiche. Le soluzioni plastiche con cui si esprimono gli
scultori Bamana, pur toccando delle punte di astrattizzazione notevoli, sono
tuttavia sempre caratterizzate da un naturalismo che si risolve in forme
morbide e allo stesso tempo severe, capaci di visualizzare quella che appare
come una sorta di interiorizzazione dell'energia vitale.
Il nucleo della
produzione artistica Bambara è costituito da sculture e maschere
in legno angolose e accentuatamente lineari e da oggetti vari in ferro.
Per la decorazione non si fa uso della pittura
bensì di elementi ornamentali, come motivi incisi a fuoco,
borchie, perline, conchiglie.
I Bambara hanno maschere antropomorfe e zoomorfe; lavorano il legno e attualmente anche il ferro. L'opera d'arte più famosa è senza
dubbio quella chiamata Chiwara, un copricapo scolpito nel legno che
raffigura un'antilope e viene usato nelle danze rituali
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