[ Home ] [ Su ] [ 52 - ottobre 2010 ] [ 51 - settembre 2010 ] [ 50 - aprile 2010 ] [ 49 - febbraio 2010 ] [ 48 - gennaio 2010 ]
In questo numero
- Trovato il corpo di Andrew Irvine?
- Trekking in Rolwaling sulla via aperta da Shipton
- Arte, religione e cultura tibetana - Corso a Forlì
- Prigionieri di Shangri-la
- Il mio Tibet di Karma Chukey e
Piero Verni in DVD
- “Sulle tracce dei ghiacciai”
alla Sala Santa Rita di Roma
- Il tuo 5x100 per l'Himalaya
TROVATO IL CORPO
DI ANDREW IRVINE?
Meno
famoso del suo compagno di (s)ventura, l'8 giugno 1924 il 22enne Andrew Irvine
lascia con George Mallory il campo avanzato per raggiungere la sommità
dell'Everest. Sarebbero stati i primi uomini sul tetto del mondo. Dal campo base
vengono seguiti con un binocolo fino a circa 250 metri dalla cima, poi
scompaiono in una bufera di neve e non fecero mai più ritorno. Riuscirono a
raggiungere la cima? A distanza di 86 anni il corpo di Irvine forse è stato
individuato su alcune fotografie a 8.425 metri: nel suo zaino potrebbe esserci
la macchina fotografica con il rullino che immortalò la spedizione e forse, se
arrivarono in vetta, il momento più bello.
Tom Holzel ci aggiorna dalle pagine di
Explorereweb: "Il corpo di Irvine si trova a 8.425 metri sulla parte nord
dell'Everest. Serve organizzare una spedizione che deve essere pronta entro la
fine di febbraio, ma è necessario trovare gli sponsor per sostenere le spese che
potrebbero aggirarsi attorno ai 200.000 dollari".
Letture
Ghosts
of Everest - The Search for Mallory and Irvine
Immagini
La spedizione di ricerca
TREKKING IN ROLWALING
SULLA VIA APERTA DA SHIPTON
Considerato
un Beyül dagli Sherpa, chiamato "il solco" dai Nepalesi, il Rolwaling nasce da
una leggenda o da una increspatura della zolla indiana che punta verso
l'Eurasia. Risalire la valle, valicare il Tashi Labcha e scendere a Namche
Nazaar, costituisce un trek fra i meno frequentati del Nepal, una alta via per
raggiungere la zona dell'Everest, percorsa ed esplorata da Eric Shipton nel 1951
che qui fotografò la prima impronta di uno yeti. Probabilmente Shipton aveva un
forte senso dell'humor...
"La varietà d’esperienze, il mutare costante della scena,
il graduale spiegarsi della geografia delle montagne danno una profonda
soddisfazione, concedendo una reale comprensione, quasi un senso di personale
possesso della regione esplorata" scrisse Eric Shipton sul The Times al ritorno
dalla spedizione del 1951. Purtroppo le sue affermazioni sul non voler
partecipare a questa corsa alla vetta, lo estrometteranno dalla guida della
spedizione britannica all'Everest del 1953: “Vi sono persone, perfino fra coloro
che si sono spinti nel tentativo di conquistarne la cima, che nutrono la segreta
speranza che l'Everest, non venga mai salito. Devo confessare che anch'io provo
questo sentimento”...
Informazioni sul trekking
Letture
Mount Everest Reconnaissance Expedition 1951 - Shipton Eric - Hodder & Stoughton
Il testo è stato ripubblicato nel volume Omnibus:
The Six Mountain - Travel Books
ARTE, RELIGIONE E
CULTURA TIBETANA - CORSO A FORLÌ
Il Buddhismo tibetano è oggi più che mai motivo di
interesse per il mondo occidentale. Purtroppo, il motivo principale di questo
interesse deriva dalla situazione politica del Tibet, paese in lotta per
l’indipendenza dalla Cina.
Per non rimanere "Prigionieri di Shangri-la" e non cadere
nei preconcetti e nelle opinioni che l'occidente ha costruito sul "Paese delle
nevi", un percorso è quello di tornare indietro nel tempo, all’origine ed alla
diffusione del buddhismo in Tibet. Si scoprirà, allora, una tradizione
spirituale estremamente complessa e ricca di simbolismi, che ha preso forma
attraverso una straordinaria attività artistica di matrice religiosa.
Benvengano queste iniziative decentrate e tenute da persone qualificate!
Il corso, a cura di Giacomo Foglietta e Chiara Bellini,
Dottore di Ricerca in Studi Indologici e Tibetologici presso l'Università di
Torino, in sei incontri si propone di introdurre al buddhismo tibetano
attraverso l’analisi dell’arte sacra tradizionale del Tibet, intimamente legata
alla storia e alla spiritualità del Paese delle nevi.
Informazioni
PRIGIONIERI DI SHANGRI-LA
Il Tibet è da tempo presente nel nostro immaginario. Sin dai primi contatti dei
mercanti veneziani con i monaci tibetani alla corte mongola, i misteriosi
racconti di quella terra tra le montagne e della magia di quella strana
religione hanno avuto un impatto particolare sulla fantasia degli occidentali.
Il libro di Lopez, che riporta al mito di Shangri-la valle mitica creata dal
romanzo "Orizzonte Perduto", esplora e mette a fuoco i miti, i preconcetti e le opinioni
che l'occidente ha costruito sul Tibet; al termine della lettura verrà da
pensare che non c'era modo migliore per gettare un fascio di luce sulla
complessità della cultura tibetana, certo, ma anche sulle proiezioni, i desideri
e le confusioni della nostra mente e della nostra società.
Fra le principali cause di questo fraintendimento Lopez
annovera le fuorvianti interpretazioni psicologiche del "Libro tibetano dei
morti" (cap. Il libro) e la diffusione del Terzo occhio il mistificatorio
best-seller scritto da Cyril Hoskin, il cartomante inglese che si dichiarò
posseduto dallo spirito di Lobzang Rampa (cap. L'occhio). Interessantissima la
ricerca sui vari significati del mantra Om Mani Padme Hum variamente, spesso
tradotto ed interpretato come "gioiello del loto" perdendo la sua originaria
sostanza di invocazione ad Avalokiteshvara (cap. La formula).
Lopez è stato allievo nei corsi universitari istituiti da
Jeffrey Hopkins. Può quindi in prima persona raccontare, nel capitolo "Gli
studi", la rinascita degli studi tibetani nelle università americane dove il
curriculum si avvicina, a differenza delle università europee, a quello delle
istituzioni monastiche del Tibet.
Consigliato a chiunque desideri osservare come l'Occidente
ha accolto e travisato a proprio piacimento la cultura tibetana. Una vera
raccolta di perle, accuratamente documentata e ricca di ottime informazioni.
Scheda libro
Prigionieri di Shangri-la
IL MIO TIBET DI KARMA
CHUKEY E PIERO VERNI IN DVD
Torna
in edizione in DVD l'importante documentario (uscito in videocassetta nel 1996)
sul Tibet occupato dalla Cina. Un film di Piero Verni e Karma Chukey di
impressionante attualità e che rivela le reali dimensioni di un vero e proprio
genocidio che la Repubblica Popolare Cinese sta tentando di portare a termine
contro l’intero popolo tibetano. Uno strumento indispensabile per comprendere la
drammatica realtà del Tibet odierno e della sua civiltà gravemente minacciata.
La versione 2010 in lingua italiana e inglese, prodotta in
Francia (2010) dalla Breizh Pr. ha una durata si 43 minuti che rende il film adatto
a dibattiti e conferenze.
Distribuzione DVD
“SULLE TRACCE DEI
GHIACCIAI” ALLA SALA SANTA RITA DI ROMA
un secolo di cambiamenti climatici sui
ghiacciai del Karakorum -
dal 25 febbraio al 1 aprile 2010
1909
– 2009: un secolo di cambiamenti climatici sui ghiacciai del Karakorum – è il
tema della mostra fotografica “Sulle tracce dei ghiacciai” alla Sala Santa Rita
di Roma, via Montanara 8, dal 25 febbraio al 1 aprile 2010. Un confronto
fotografico e scientifico di immagini storiche e moderne dei ghiacciai del
Karakorum, per studiare ed evidenziare le variazioni negli ultimi 100 anni di
questi sensibili indicatori dei cambiamenti climatici in atto sul nostro
pianeta.
In occasione del centesimo anniversario della spedizione del Duca degli Abruzzi
in Karakorum, la scorsa estate Fabiano Ventura, fotografo naturalista e ideatore
del progetto, ha ripercorso insieme ad un team di ricercatori le tracce dei
primi fotografi – esploratori del ‘900, per rieffettuare gli stessi scatti del
passato dalla medesima prospettiva e per svolgere misurazioni scientifiche sul
campo.
La mostra è costituita da oltre 40 stampe fotografiche di
alta qualità e di grandi dimensioni realizzate dal laboratorio 10b photography
con tecnologia di stampa inkjet Epson. Associate alle immagini moderne,
realizzate da Fabiano Ventura, saranno esposte le fotografie storiche in bianco
e nero, realizzate ad inizio secolo dai fotografi Vittorio Sella e Massimo
Terzano, che parteciparono alle più importanti spedizioni esplorative italiane
della regione.
Il sito dell'evento
www.sulletraccedeighiacciai.it
IL
TUO 5x1ooo PER L'HIMALAYA CON AIUTO ALLO ZANSKAR onlus
Migliaia di organizzazioni faranno, entro il 31 marzo,
richiesta di accedere al 5x1ooo e ogni lettore sarà "bombardato" da email. Anche
quest'anno con un semplice gesto puoi scegliere di destinare ad Aiuto allo
Zanskar onlus CF 98109320170 il tuo 5 x1ooo.
A te non costa nulla, ma vale molto per le ragazze ed i ragazzi dello Zanskar,
per le loro mamme che seguono i corsi di alfabetizzazione per adulti, per tutta
quest'area che beneficerà di una generazione preparata ad affrontare i grandi
cambiamenti che avvengono rapidissimamente in Himàlaya
Informazioni e materiale da
distribuire agli amici:
http://www.aazanskar.org/cs/it/az_it/5xmille.htm
L'indice delle precedenti Newsletter di Marco è alla pagina
http://www.marcovasta.net/newsletter/
|