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Istanbul Cappadocia Soft

7-21 gennaio 2025

con AnM e Marco Vasta in Anatolia

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L’attuale Turchia è stata la terra e la culla per una moltitudine di popoli che qui si sono insediati sin dalla preistoria, ognuno dei quali ha lasciato il segno della propria passata presenza di cui si può ancora oggi ammirarne le bellezze.

Ma la Turchia è anche natura: mare cristallino, valli e particolari formazioni rocciose come il magico e caratteristico paesaggio che ha reso la Cappadocia e Pamukkale due dei tesori più belli di tutto il Paese. Emozionante e adrenalinico sorvolare in mongolfiera i “camini delle fate.

Istanbul e la Cappadocia il tutto risolto con una formula particolarmente economica: aereo fino a Istanbul e treno, per la Cappadocia. Gli alberghi di media categoria sono tutti prenotati come sono anche prenotati i posti sul treno.

Partiamo per Istanbul. Adagiata sulle rive del Bosforo, vecchia capitale di un impero che arrivò a minacciare l’Europa, la città ha un fascino ammaliante, anello di congiunzione tra Oriente e Occidente, fonde elementi diversi nella sua gente. Fra la sosta di andata ed eventualmente quella di ritorno dalla Cappadocia, avremo tempo sufficiente per assaporarne il fascino.

Dalla Moschea Blu, diventata simbolo della città con i suoi sei minareti e con le sue ceramiche blu, all’altrettanto famosa Moschea di Solimano il Magnifico. Vero prodigio di architettura è la celebre chiesa (ora moschea) di Santa Sofia ornata di splendidi mosaici. Poi il Topkapi, antica residenza dei sultani, famosissimo per l’esposizione delle collezioni di gioielli e porcellane cinesi, il tesoro e l’harem. Dopo aver visitato la chiesa di San Salvatore in Chora, con i suoi spettacolari e più importanti affreschi del mondo bizantino, visiteremo il quartiere musulmano di Eyup, vivendo i ritmi dei pellegrini, provenienti da tutto il mondo, che si recano alla moschea di Eyup. Da lì, in 20min saliremo a piedi, o con la nuovissima cabinovia (tutta Italiana) al Caffè Pierre Loti, che prende il nome dal famoso scrittore francese, per godere della splendida vista sul Corno d’oro. Nel pomeriggio inoltrato, una bella crociera, per un tramonto indimenticabile sul Bosforo, con le moschee illuminate, durante l'ora blu!

Partiamo da Istanbul verso la Cappadocia.

Raggiungeremo Ankara in volo o treno veloce, per la visita del bellissimo museo del civiltà anatoliche e da dove, in pulmino ci dirigiamo in Cappadocia passando per il lago salato Tzu Golu o per Hattusa (luogo di insediamento degli Hittiti). Lungo la strada, visiteremo il caravanserraglio di Agzikarahan. In Cappadocia visiteremo le note Goreme, Zelve (con i loro musei all’aperto), Uchisar e Ortahisar, ma anche località trascurate dal turismo di massa come la Valle di Ihlara, la Valle delle Rose, Cavusin e Mustafapasa dove ancora si può assaporare l'autentica e antica Cappadocia, i cui siti archeologici più importanti sono stati scoperti nel 1907 dal gesuita francese Guillaume de Jerphanion, conosciuto in Turchia come 'le père archéologue'.

Faremo piacevolissime e facili camminate nelle valli Indanonu, Meskendir e Kizilgukur (valle bianca, rossa e rosa), i suoi spettacolari camini di fata, le piccionaie più belle finemente decorate e una miriade di pinnacoli in forme e colori fantasmagorici. La natura è qui l’elemento dominante, l’uomo non è riuscito, per fortuna, ancora in questo angolo meraviglioso di mondo, a rovinare e deturpare, anzi la sua presenza nel corso dei secoli, ha contribuito a rendere il paesaggio ancor più affascinante. L’uomo ha cercato qui, nella natura, solo protezione e rifugio attuando con essa un meraviglioso legame, forse fra i più intimi e suggestivi del mondo. In tempi geologicamente recenti, questa regione fu sottoposta a varie fasi dell’intensa attività eruttiva dell’Erciyes Dagi, imponente vulcano di 3.916 m. Le ceneri e i lapilli proiettati in più riprese, si espansero largamente e ricoprirono la regione di una spessa coltre di tufi stratificati. Nella seconda metà del VII secolo, alcune comunità cristiane fuggenti dalla vicina Kayseri, sotto l’incalzare della minaccia araba, trovarono qui un sicuro rifugio; scavarono pazientemente nella tenera pietra abitazioni, stalle e chiese, quest’ultime poi preziosamente affrescate. Scavarono anche profonde città sotterranee (che visiteremo), nelle quali trovavano rifugio durante le invasioni. Nei secoli successivi, tali grotte continuarono nella loro funzione difensiva, allorché si verificarono nuove invasioni, per decine di migliaia di persone.

Trasferimento in autobus dalla Cappadocia alla costa del Mar Egeo, con pernottamento a Konya per eventualmente spezzare la lunga tappa con un pernottamento a Pamukkale o Denizli. Dopo aver visitato Aphrodisias, una veloce visita a Sultanhanisar e Pamukkale con le famose sorgenti calde, poi l’antica Efeso con un parco di rovine ricchissimo, forse Pirene, Mileto e l’affascinante Smirne.

Da qui riprendiamo un aereo per rientrare in Italia.

 

Insomma… un territorio vasto, diverse culture e influenze che hanno lasciatotangibili segni nelle tradizioni, nella cucina, nell'arte e nell'architettura. Un viaggio intenso, un crescendo di emozioni accompagnate dall’incontro - anche se a volte fugace e limitato al fatto che la sola lingua parlata sia quella turca - con un popolo multietnico con un’innata cordialità e capacità di far sentire a proprio agio le persone che come noi visitano il loro paese.

 

 

 

 

 

Ultima modifica: 14/12/2024 18:36:46

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