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Dall'Italia a Delhi ed in coincidenza volo su Leh, tempo atmosferico permettendo. Siamo a 3500 metri, affrontiamo con calma l'aria rarefatta e la quota per acclimatarci. Bighelloniamo per la cittadina visitando alcuni monasteri nella valle di Leh. In autobus partiamo seguendo la strada per Srinagar fermandoci a Lamayuru e Mulbeck (descrizione del percorso in senso inverso). Lasciamo il corso dell'Indo per risalire lungo il fiume Suru e, lasciata alle spalle Kargil e la parte musulmana del distretto, raggiungiamo Ringdom Gompa, monastero disposto su una collina in una piana prima del valico del Pensi-la. Forse il Nun e il Kun faranno capolino sopra di noi, poi dal valico sotto di noi i ghiacciai del Drang Drung con la catena degli Z. Siamo ormai nel cuore del Ladakh: lo Zanskar e la sua valle. (guida in linea del Ladakh: da Kargil a Padum) La camionale scende lungo il fiume Doda che attraversiamo al ponte di Ating e raggiungiamo Sani dove partecipiamo ai due giorni di cerimonie del Naro Nasjial, festa in onore di Naropa. La luna piena inonda di luce la valle ed i ghiaccia sommitali diventano gioielli in omaggio al Guru che qui a Sani passò nel Nirvana. (guida in linea al Ladakh: la valle di Padum) Ci aspetta ora Padum da cui partiremo, appena radunati alcuni cavalli per someggiare i nostri bagagli. Attraversiamo lo Tsarap e saliamo al Gompa di sTongde. Di qui procediamo fra i villaggi della sponda destra del fiume Zanskar fino a Zangla, capitale del minuscolo regno dello Zanskar orientale. Attraversiamo il fiume su un ponte tibetano, il più lungo dello Zanskar. E puntiamo sul monastero di Karcha. Una visita alla Lamdron Model School di Pibiting e da Padum riprendiamo la strada per Leh fermandoci ad ammirare le gigantesche statue di Alchi. (guida in linea del Ladakh: Alchi)
Chi non ha più giorni tornerà in Italia visitando Delhi e se possibile Agra. Per chi rimane, una settimana di soggiorno a Leh o di camminate nella catena degli Stokh, balcone sulla valle.
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