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Buzkashi (بزکشی,
letteralmente "tira la capra" in persiano)
è uno sport dell'Asia
centrale in
cui i giocatori montati a cavallo cercano di posizionare una carcassa
di capra o
di vitello in
un obiettivo. Giochi
simili sono conosciuti come kokpar, kupkari e ulak
tartysh, in
Kirghizistan e Kazakistan e come kökbörü e gökbörü in
Turchia, dove è giocato principalmente da comunità originarie
dell'Asia centrale.
Il buzkashi sarebbe iniziato tra i popoli turchi nomadi che
provenivano dal nord e dall'est, dalla Cina e dalla Mongolia tra il
X e il XV secolo e pian piano migrarono verso verso occidente n in
una serie di migrazioni secolari che si concluse solo negli anni
'30. Dai tempi degli Sciti fino agli ultimi decenni, il buzkashi è
rimasto un retaggio di quell'era passata.
Durante il regime talebano, il buzkashi fu bandito in Afghanistan,
poiché i talebani consideravano il gioco immorale; dopo la loro
caduta, le partite sono riprese.
Oggi giochi simili al buzkashi sono caratteristici di diversi gruppi
etnici dell'Asia centrale come i kirghizi, i pashtun, i kazaki, gli
uzbechi, gli uiguri, gli hazara, i tajik e i turkmeni. In Occidente,
è anche giocato dai turchi afghani (di etnia kirghisa) che migrarono
nel villaggio di Ulupamir nel distretto di Van in Turchia dalla
regione del Pamir. Nella Cina occidentale, non c'è solo il buzkashi
a cavallo , ma anche il buzkashi con lo yak diffuso tra i tagiki
dello Xinjiang.
Ulak e spalle lussate
Il giorno dopo siamo nuovamente a 3.500 metri per assistere ad una
partita di "ulak". Il villaggio sorge in una piana dall'erba verde
con riflessi azzurrini ed è composto da tende e da casupole di
fango. La partita sta proprio per iniziare quando i nostri cammelli
entrano nel villaggio.
La piana è una bolgia di cavalieri che corrono in tutte le
direzioni: cavalli al galoppo, polvere, urla, cozzi violenti fra i
giocatori. Non è facile comprendere le regole. Più che un gioco a
squadre è una serie di sfide tra i partecipanti. La posta è una
capra cui hanno mozzato la testa. Il cavaliere che se ne impossessa,
strappandola ad un avversario, inizia a percorrere il campo,
cercando di sottrarsi agli avversari, talvolta aiutato da alcuni
compagni suoi alleati ed alla fine deve raggiungere una roccia posta
vicino alle case. Se riuscirà a deporvi la pecora, sarà una grande
prova di abilità.
I cavalieri vanno avanti per ore, anzi per due giorni mentre noi
ormai stanchi della partita vaghiamo per la piana raggiungendo tende
isolate, cercando di comunicare con bambini, sorelle e madri, nonni
e curiosi vari: i cavalieri continuano imperterriti a giocare. La
partita non si interrompe neppure per la brutta caduta di un
contendente che spinge Ugo, il nostro medico, ad operare una
dolorosa riduzione di una spalla lussata.
da "Al
campo base del Muztag Ata lungo la via della seta"
di Marco Vasta,
Rivista "Adamello", 2 - 1988
Il kokpar, detto anche buzkashi, è lo sport nazionale
di tutta l'Asia centrale, Afganistan compreso. Alcuni commentatori
calcio a dorso di cavallo, ma in effetti ricorda di più il Polo.
Invece che una palla, le squadre, composta da 10 giocatori, si
contendono una carcassa di capra senza testa. Alle due estremità del
campo c'è una conca circolare con intorno un rialzo di terra battuta
alto un metro e mezzo e del diametro di tre metri il kazan,
che per inciso è anche il nome di quel tipo di calderone di ferro in
cui si prepara il riso pilaf e altri piatti centro asiatici.
Ogni volta che un giocatore riesce a piazzare la carcassa del
calzante nel calzante degli avversari, la sua squadra guadagna un
punto. Dopo, la carcassa viene sistemata di nuovo al centrocampo e
la partita riprende. Le partite tradizionali possono durare diversi
giorni di fila. Nei tornei invece, i giocatori, per riguardo al
pubblico devono rispettare i limiti di tempo stabiliti.
Gli uomini
davanti al recinto smisero di chiacchierare. La partita era
iniziata. La carcassa di capra, marroncina e pelosa, giaceva in
terra in mezzo ai due kazaki. Quattro cavalieri se la contendevano.
Come acrobati si slanciavano verso terra senza mai perdere
l'equilibrio. I corpi muscolosi dei cavalli si urtavano, ma gli
animali non si lasciavano scomporre dalle grida entusiastiche del
pubblico. I cavalli erano addestrati per quel particolare gioco ed
erano capaci di passare dalla immobilità al gran galoppo in pochi
secondi e migliori eseguivano le curve più azzardate senza perdere
velocità. I cavalieri pendevano ora da una parte, ora dall'altra,
cercando di strappare gli avversari la carcassa sempre più
malconcia. Sembravano fissati alla sella da fili invisibili.
All'improvviso un cavaliere uscì a forza dalla mischia e galoppò
verso uno degli anelli bianchi all'estremità del campo. La carcassa
penzolava dalla criniera del cavallo. Tutti gli altri cavalieri si
girarono partirono all'inseguimento lasciandosi dietro una nuvola di
polvere. Quando il pubblico insultò, capii che una delle due squadre
aveva segnato.
da
"Sovietistan,
viaggio in Asia Centrale" di Erika Fatland, 2016
Regole kazake (kokpar)
La prima associazione nazionale di kokpar del Kazakistan è stata
registrata nel 2000. L'associazione organizza campionati annuali di
kokpar tra gli adulti dal 2001 e campionati giovanili dal 2005.
Tutte le quattordici regioni del Kazakistan hanno squadre
professioiste. Le regioni con il maggior numero di squadre
professioniste di kokpar sono il Kazakistan meridionale con 32
squadre, la regione di Jambyl con 27 squadre e la regione di Akmola
con 18 squadre. La squadra nazionale del Kazakistan detiene
attualmente un titolo di campioni eurasiatici.
Regole kirghise
(kokboru)
Le regole di kokboru hanno subito diverse modifiche nel corso della
storia. Le regole moderne del kokboru sono:
-
Ci sono due squadre con 10 partecipanti ciascuna.
-
Solo 4 giocatori a una squadra sono autorizzati a giocare su un
campo in un dato momento.
-
Le squadre possono sostituire i giocatori o i loro cavalli.
-
La partita
è giocata su un campo lungo e largo.
-
Due kazan, sono le mete circolari poste sui lati opposti
di un campo.
-
Viene segnato un goal ogni volta che un kokpar (carcassa
di capra) viene piazzato nel kazan dell'avversario.
-
Il gioco
inizia nuovamente dal centro del
campo dopo aver segnato un goal.
-
È anche vietato guidare verso gli spettatori e / o ricevere
assistenza agli spettatori o iniziare un gioco di kokboru senza
giuramento di giocare giustamente.
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