Estate 1977, più di trent'anni fa. Il Ladakh è aperto al turismo solo da tre anni. Lo Zanskar si raggiunge ancora a piedi perché la strada sterrata verrà terminata nel 1980. È la possibilità di scoprire un mondo tibetano intatto ed arrivano incredibili personaggi: Heinrich Harrer per ritrovare il Tibet degli anni 40, Michel Peissel rivive la scoperta del Mustang negli anni 50, da qui Oliver Föllmi inizia la carriera di fotografo di fama mondiale. Ed anche a noi la regione dello Zanskar offrirà una varietà infinita di paesaggi grandiosi. Deserti verticali di rocce e sabbia dai colori indescrivibili si alternano alle oasi verdeggianti bagnate da torrenti e canali d'irrigazione. È una terra ricca di contrasti. Andremo a scoprirli entrando in contatto con la natura e le sue genti. AaZ onlus propone un viaggio di tre settimane con una camminata di nove giorni attraverso un'area poco frequentata della Catena dello Zanskar. Méta finale è la piana di Padum con la Lamdon Model High School e la festa annuale al monastero di Sani in ricordo del maestro Naropa, l'evento più importante della valle (organizzazione tecnica Avventure Viaggi nel Mondo). Dall'Italia a Delhi ed il prima possibile a Leh (3.600m), ormai cittadina fornita di tutto. Riposiamo dalla stanchezza del volo e dallo stress della acclimatazione, e dedichiamo un giorno alla visita dei monasteri più noti dell’Alta Valle dell'Indo: Shey, Tikse, Hemis, Stok La guida ed il cuoco con il suo staff provvederanno ai rifornimenti necessari. Saliamo sui nostri mezzi e lentamente imbocchiamo la strada per Alchi e Wanla, con i loro templi millenari, e raggiungiamo la micro oasi di Hanupatta. Qui ci attendono i nostri cavallanti con i cavalli che trasporteranno i bagagli. Se la strada per Photoksar è tutta agibile, valichiamo il Sirsir-la e partiremo a piedi da questo villaggio architettonicamente molto interessante, altrimenti partiremo da Hanupatta. Dopo il Singe-la, una piccola deviazione per visitare la conca di Lingshed a 3.900 metri con il monastero della "luce infinita", poi scendiamo a valicare il fiume Zanskar e risalire la valle di Nyerak, percorrendo una variante del classico percorso estivo Lamayuru - Padum. Ci attendono gli ultimi due valichi: il Labar-la (4.900m) ed il Namtse-la (4.300m). Raggiunti i prati di Honia, nei pressi di Zangla, proseguiamo in macchina per Padum (3.600m). Assistiamo alla festa di Sani, compiendo alcuni dei 108 percorsi rituali attorno ail tempio (ma in una giornata vi sono fedeli che riescono a farli tutti), e quindi ripartiamo per Leh percorrendo 430 chilometri sulla "via dei ghiacciai" che costeggia il versante nord della Grande Catena Himalayana. Risaliamo la valle dell'Indo visitando i centri più importanti Mulbekh, Lamayuru ed Alchi per rientrare a Leh. Il ritorno in Italia è previsto per il 20 agosto.
|
|