o
Badadashain
o Vijaya
Dashami è
la festa più importante del Nepal, celebrata da tutta
la popolazione indipendentemente dalla casta di appartenenza. Dura
una quindicina di giorni e viene festeggiato anche in India nelle
comunità del Dajerling, Sikkim, Ovest Bengala e in Bhutan.
Il festival che celebra tutte le manifestazioni della
Dea Durga,
cade durante il mese di
Kartik
nel calendario
Bikram Sambat,
solitamente tra il mese di settembre e ottobre del nostro calendario
a seconda del calendario lunare, più o meno prima del raccolto del
riso.
È
un festival in cui tutte le famiglie si riuniscono e in cui coloro
che sono lontani o all’estero tornano a casa per stare in famiglia.
La festa ha origine dalle antiche tradizioni animiste e
tantriche legate al periodo del raccolto del riso e alla mitologia
hinduista.
Dashain commemora la grande vittoria degli Dei sugli spiriti
maligni. Una di queste vittorie è raccontata nel
Ramayana,
dove il Dio Ram (Ra,a) dopo una cruenta lotta sconfisse e annientò
Ravana,
il crudele Re dei Demoni. Si racconta che il Dio Ram ebbe successo
in battaglia solo quando la Dea Durga venne invocata e evocata. La
celebrazione del festival glorifica il trionfo del bene sul male
simboleggiato dalla Dea Durga che uccise il terribile Demone
Mahisasur
che terrorizzava la terra con le sembianze di bufalo indiano. I
primi nove giorni del Dashain simboleggiano i nove giorni di lotta
con Mahisasur. Il decimo giorno ricorda quando Mahisasur venne
sconfitto e gli ultimi cinque giorni simboleggiano le celebrazioni
fatte per la vittoria con la benedizione della Dea Durga. Durante il
Dashain la Dea Durga viene pregata come Dea Madre.
In preparazione al festival tutte le case vengono scrupolosamente
pulite, decorate e spesso ritinteggiate come invito alla Dea Madre
cosicché possa far visita alla casa e portare buona fortuna e
benedizione.
I primi nove giorni del Dashain sono chiamati
Navahratri
e in questi
giorni vengono fatti antichi riti tantrici. In Nepal la forza della
vita è personificata nella energia divina e nel potere della donna,
raffigurato dalla Dea Durga nelle sue varie forme. Tutte le divinità
che sono emanazioni di Durga sono conosciute come Devis, ognuna con
aspetti e poteri diversi. Nella maggior parte dei templi la divinità
è rappresentata come un sacro kalash, una sorta di vaso intagliato o
come una divinità con tante braccia che impugna armi. Durante questi
nove giorni la gente rende omaggio alla Dea.
Il primo giorno è chiamato Ghatasthapana, che letteralmente vuol
dire preparazione del vaso. Il
Kalasha, il vaso che simboleggia Durga
con immagini della Dea di fianco, viene posto nella stanza delle
preghiere. Il Kalasha viene riempito con acqua santa e cop
Le donne sposate reciteranno mantra per quindici giorni e si
prenderanno cura delle divinità.
Questi semi germoglieranno in dieci giorni e i loro germogli,
filamenti di erba gialla, vengono detti “Jamara” e simboleggiano il
raccolto. I “Jamara” saranno di buon auspicio e verranno posti sul
capo dei membri della famiglia come “tika”, benedizione, il decimo
giorno della festa.
Il settimo giorno, detto
Fulpaati, la “Jamara” viene portata dal
palazzo reale della città di Gorkha, che sta a 169km a nord ovest
della Valle di Kathmandu. Una processione con la “Jamara” e altri
oggetti utilizzati per fare la “tika”, viene condotta da Gorkha a
Kathmandu in tre giorni di cammino e in questo giorno molti dei
dignitari del governo aspettano il suo arrivo a Rani Pokhari nel
tardo pomeriggio. Nella parte vecchia della capitale e in Hanuman
Doka vi sono processioni e parate delle bande musicali e militari.
L’ottavo giorno, Maha Asthami, è il giorno dei sacrifici degli
animali a Durga e Kali. Le Dee dei templi di tutta la Valle avranno
in dono centinaia di sacrifici: dai polli alle papere, dai capretti
ai bufali. La notte dell’ottavo giorno è detta “Kal Ratri”, la notte
nera (Kalo vuol dire nero), in cui vengono fatti i sacrifici nei
templi, nelle caserme,negli antichi palazzi e ovunque andranno
avanti sino all’alba. In Hanuman Doka a Kathmandu per tutta la notte
si tengono le puje. In tutte le case vengono sacrificati animali e
verranno salmodiate Puje tutta la notte. Il sangue che simboleggia
la fertilità verrà offerto alle Dee. Le carni verranno portate a
casa e cucinate come "prasad", cibo sacro e benedetto dagli Dei.
Questo cibo verrà in parte offerto alla divinità tutelare della casa
e poi distribuito a tutti i membri della famiglia. Cibarsi di queste
carni sacre è considerato di buon auspicio.
I sacrifici continuano anche nel nono giorno, Maha Navami. Le
famiglie visiteranno i vari templi della Valle. Il Tempio di Taleju
in Hanuman Doka viene aperto al pubblico una volta l’anno proprio in
questo giorno e migliaia di fedeli verranno a rendere omaggio
alla Dea
Taleju
dall’alba fino al crepuscolo. In questo giorno si tengono i
sacrifici ufficiali da parte dell’esercito all’interno del Kot, il
cortile di Hanuman Doka. Questa cerimonia ai nostri occhi cruenta,
può essere seguita anche da noi occidentali. Molti animali, per la
maggior parte bufali, vengono uccisi a centinaia in onore di Durga
per avere la sua benedizione mentre le parate militari si esibiscono
con le loro bande musicali. Quando la cerimonia è finita Hanuman
Doka è totalmente ricoperta di sangue. In questo giorno viene
pregato anche il Dio della Creatività Vishwas Karma, l’architetto,
l’ingegnere e il “designer” dell’Universo, tutte le fabbriche, i
veicoli, i macchinari che ci aiutano nella vita vengono benedetti,
vengono quindi fatti sacrifici anche per le automobili, i camion
addirittura per gli aerei affinché Durga protegga loro e i loro
occupanti dagli incidenti in cui potrebbero incorrere durante
l’anno. La cosa per noi è alquanto bizzarra, ma decisamente
interessante. Al massimo in Italia si assiste alla processione delle
auto alla Madonna di Caravaggio per la benedizione...
Il decimo giorno “Vijaya Dashami”, verrà data la “Jamara e la “tika”,
una mistura a base di riso, yogurt e polvere rossa. La “tika” che
verrà preparata dalle donne. Questo giorno è molto importante perché
è proprio oggi che tutti gli appartenenti alla famiglia ci tengono
ad essere riuniti a casa per ricevere la benedizione della famiglia.
Le sorelle più vecchie benediranno con la “tika” i fratelli più
giovani e i parenti auspicando fertilità e longevità per l’anno a
venire. Il rosso simboleggia il legame di sangue che unisce le
famiglie. Allo stesso tempo le sorelle più vecchie faranno regali ai
fratelli più piccoli o daranno loro una mancia, la “Dakshina”. La
cerimonia della “tika” dura cinque giorni, giorni in cui si starà in
famiglia a festeggiare mangiando, bevendo, giocando a carte.
La festa di Dashain termina con la notte di luna piena, dopo 15
giorni di festa. Questa notte è detta “Kojagrat Purnima” o
“Kojagrata” che vuol dire “essere risvegliati”. Lakshmi, la Dea del
benessere, dell'abbondanza e della luce, viene invocata in questo
giorno e i fedeli si fanno visita l’un l’altro.
In Nepal, la festa di Dashain è spesso l’unica occasione in cui ci
si scambiano regali, abiti nuovi e in cui le famiglie più povere
possono consumare dei pasti a base i carne.
Originale in
Wikipedia (e rain rombuk)