Note tecniche |
|
Durata
Difficoltà
e rischi
Oltre al freddo diurno e notturno, un ulteriore problema è dato dal fatto che, quando ci si bagna, occorre cambiarsi il prima possibile. Si passa la serata intorno ai fuocherelli nelle grotte ad asciugare calze e scarpe.Poiché le gole non sono percorribili d'estate sul greto si trova tantissima legna trasportata dal fiume. Accesso Riuscire ad arrivare a Leh per via aerea è già un’avventura poiché i voli sono spesso cancellati e Leh rimane isolata dal resto dell'India. Clima
e temperature medie
Attrezzatura Da alta quota. Gli sci da fondo si possono usare solo nella piana di Padum. La calzatura ideale sono i "canadian boots", consiglio i modelli della Sorel. Di notte si deve trovare riparo nelle grotte lungo il fiume. Non si trovano molti spazi per piantare più di una tenda e non è il caso di montarla sul ghiaccio del fiume. D'altro canto è molto difficile piegare una tenda con i teli ghiacciati dalla condensa notturna. Molte agenzie inganno i clienti dichiarano che si dorme in tenda, poi i partecipanti riferiscono che questo è risultato impossibile. On ogni caso per ospitare i portatori occorre fare tappa presso le grotte. Il ghiaccio Il fiume ghiaccia per il freddo ma la superficie non è sempre liscia.
I fenomeni sopra descritti sono in genere di breve durata ed in due o tre giorni si riforma il ghiaccio solido e sicuro. Progressione sul ghiaccio Vi sono varie tecniche di progressione. Sul ghiaccio vivo i locali pattinano, quasi scivolando con i "pabbu", gli stivali di feltro, oppure indossano i "gum-boots", stivaloni dell'esercito indiano. Sui tratti innevati la neve è talmente polverosa da rendere inutili racchette o sci da fondo. Inutili i mezzi ramponi da cacciatore. Affrontare il percorso invernale è un’avventura che non ha pari in tutta l'Himàlaya ed il Ladakh non offre altri trekking invernali così suggestivi Come acclimatazione consiglio di trascorrere qualche settimana nella piana di Leh in coincidenza con le feste invernali. |
|