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Tutto Caucaso

29 giugno - 14 luglio 2019

con Avventure nel Mondo e Marco Vasta

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Kakheti

Adagiata tra verdi distese di monti ricoperti da splendide foreste, Şәki (Sheki) è la città più incantevole dell’Azerbaigian, punteggiata di antiche case dai tetti rossi e dominata da un piccolo e sfavillante Palazzo del Khan.

Storia

In origine Şәki sorgeva in posizione più alta nella vallata, nel luogo in cui ora si trova il villaggio di Kiş. Nel 1716 la città venne distrutta da un’inondazione, ma fu ricostruita dal khan ribelle Haci Çələbi, che vi fondò un khanato fieramente indipendente intorno al 1740.

Il khan fece costruire una seconda fortezza a Nukha (lattuale Şәki). Quando la Şәki originaria fu spazzata via da una seconda, ancora più catastrofica inondazione, nel 1772, Nukha divenne la nuova capitale del regno.

Dopo il 1805, quando il khanato fu ceduto alla Russia, Nukha continuò a prosperare come centro di produzione della seta e nodo commerciale delle vie carovaniere per Baku, Tbilisi e Derbent (nel Daghestan), arrivando a contare ben cinque caravanserragli nel periodo di massimo splendore. Negli anni 60 la cittadina fu ribattezzata Şәki.

All’interno delle mura della Fortezza

Le massicce mura perimetrali in pietra della Fortezza di Nukha, fatta costruire da Haci Çələbi, oggi racchiudono un palazzo del XVIII secolo, l’ufficio turistico, alcuni laboratori di artigianato e un discreto caffè-ristorante, tutti disposti su fazzoletti di prato su cui pascolano le pecore. Ci sono anche due musei non particolarmente degni di nota (AZN2 ciascuno), uno dei quali allestito in un’ex chiesa a pianta circolare, perfetto per una fotografia.

Xan Sarayı

(Tenuta della Fortezza) Questo palazzo riccamente decorato risalente al 1762 è il principale sito d’interesse di Şәki, nonché uno degli edifici più celebri di tutto il Caucaso meridionale. Sfoggia dipinti murali dai colori accesi e finestre dalle vetrate istoriate (şəbəkə) che lasciano filtrare scintillanti fasci di luce colorata. In origine era l’edificio amministrativo del khanato, una delle circa 40 strutture reali all’interno della fortezza, oggi andate perdute.

È circondato da un roseto cinto da mura, dietro a due giganteschi platani piantati nel 1530. La facciata presenta volte con stalattiti argentate e pronunciati motivi geometrici blu scuro, turchese e ocra.

Il piccolo interno del palazzo, che si sviluppa in profondità su un’unica sala, è decorato in maniera molto elaborata. I motivi sono soprattutto floreali, ma nella camera centrale al piano superiore sono raffigurate scene eroiche della battaglia del 1743 di Haci Çәlәbi contro l’imperatore persiano Nader Shah, con tanto di spade, pistole e teste tagliate. All’interno non si possono scattare fotografie.

Laboratorio di Şəbəkə

(Şəbəkə Şənət Evi; Tenuta del Castello) I telai delle vetrate dipinte şəbəkə che avete ammirato nello Xan Sarayı vengono realizzate mettendo insieme centinaia di pezzi di legno intagliati a mano che formano elaborate cornici senza chiusure di metallo. Potrete assistere alla lavorazione in questo semplice laboratorio a gestione familiare (non si parla inglese), dove giovani apprendisti imparano il mestiere. L’orario di apertura è soggetto a variazioni.

Fuori dalle mura della Fortezza

Un ruscello canalizzato corre parallelo a M.F. Axundzadə prospekti dalla zona della Fortezza alla nuova piazza principale della città, costeggiando lungo il tragitto due moschee del XIX secolo e numerosi negozi che vendono halva. Allontanandosi da questa strada, è divertente inoltrarsi nel labirinto di vicoli residenziali della Città Vecchia, su cui si affacciano molte caratteristiche case con il tetto in tegole.

Şəkixanlarının Evi

(Palazzo d’Inverno; Hikmət Әləkbərzadə küç, Otağ Eșiye) Siate tra i primi turisti stranieri a visitare ‘l’altro’ palazzo del khan di Şəki, restaurato di recente eppure poco pubblicizzato. Una sorta di Xan Sarayı leggermente più piccolo, anch’esso ha il suo roseto, e anche se cinque delle sei sale sono pressoché spoglie, la sesta ha una serie spettacolare di dipinti murali originali del 1765 che ritraggono scene tratte dai classici di Nizami.

A differenza che all’interno dello Xan Sarayı, qui è consentito scattare fotografie. La guida, che parla inglese, abita proprio accanto.

Karavansaray

(MF Axundzadə pr 185) Anche se non soggiornate qui, date un’occhiata all’interno di questo storico caravanserraglio con un porticato a due piani dalle arcate massicce, che racchiude un cortile centrale piuttosto grande. Entrate dal maestoso ingresso in legno e, se vi chiedono qualcosa, dite che siete diretti verso il ristorante nel giardino sul retro.

Dili Qala

Curioso punto di riferimento sul crinale che domina la città, questo stravagante edificio simile a un castello non ha alcun valore storico: progettato per essere un hotel, venne realizzato così male che fu lasciato incompleto. In ogni caso, giova al panorama cittadino.

Kiş

Chiesa albanese di Kiş

(Kiş Alban Məbadi) Questa chiesa albanese dalla torre rotonda, situata nel grazioso villaggio di Kiş, è stata magnificamente restaurata e convertita con grande cura in un museo trilingue molto ben allestito. È il posto migliore al mondo per scoprire la misteriosa

 

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