Opere di narrativa di autori messicani
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Estremi orienti di Ghosh Amitav In breve: Scrittore liberale nel senso più alto del termine, e quindi mai restìo a palesare i suoi convincimenti, Ghosh vuole però che sia il lettore a ricavare da solo dalla narrazione quei messaggi che costituiscono uno dei significati fondamentali del testo. Il confronto fra passato e presente reca con sé una serie di giudizi impliciti, e in quanto tali più impietosi, nelle due prose "Danzando in Cambogia "e" Birmania", unite in "Estremi orienti", un volume che Anna Nadotti, amica di Ghosh e sua voce nel nostro paese, ha curato con l'amoroso rigore che le è abituale. |
La carta non può avvolgere la brace di Panh Rithy; Lorentz Louise In breve: Al centro di Phnom Penh c'è una costruzione bianca che sembra un vascello sbattuto dal vento, dove decine di giovani prostitute affrontano un quotidiano che non sembra neppure più vita. Arrivate dalla campagna, hanno venduto alla capitale la loro verginità lavorando per nutrire la famiglia. Stordite dalla droga, resistono alla perdita d'identità e di riferimenti. È possibile credere in un avvenire migliore? |
Ritorno in Cambogia di Ly Claire In breve: "I miei viaggi verso la mia terra natale sono altrettante tappe della nascita della mia identità non solo composita ma protesa verso l'armonia fra l'emigrata e l'immigrata, la cambogiana e la francese, la buddista e la cattolica". |
Tornata dall'inferno di Ly Claire In breve: Quattro anni di "detenzione" nel campo di lavoro costituiscono l'"inferno", contraddistinto da condizioni disumane: fame, povertà, malattie, privazione di qualsiasi proprietà, sfruttamento del lavoro, indottrinamento dei bambini e loro reclutamento come sorveglianti o soldati, persecuzione dei borghesi e degli intellettuali, esecuzioni sommarie, violenze, vendette, corruzione, delazioni. |