Cambogia da
sognare


 

23/11/2024 01:33:44

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La fine è il mio inizio
Un padre racconta al figlio il grande viaggio della vita
Terzani Tiziano

Editeur - Casa editrice

Longanesi

  Asia
Cina
India

Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

2006

Pagine - Pages

466

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Il Cammeo

Curatore

Folco Terzani


La fine è il mio inizio  

Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice. Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte." Un testo che è il suo ultimo regalo: il nuovo libro di Tiziano Terzani.

 



Recensione in lingua italiana

«… e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un’ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?» Con queste parole Tiziano Terzani invita il figlio Folco ad ascoltare il suo ultimo racconto. Nasce così La mia fine è il mio inizio, una biografia parlata in forma di dialogo, ma anche il testamento di un padre che cerca di trasmettere al figlio l’essenza di quello che ha imparato nella vita. L’ultimo libro che il giornalista e scrittore fiorentino ci ha lasciato è l’ultima tappa di un lungo cammino per il mondo alla ricerca della verità, l’ultimo capitolo di un’esistenza ricca di passioni, avvenimenti e d’amore, che si conclude nella serenità di chi è pronto ad affrontare una nuova grande avventura con la consapevolezza di avere vissuto intensamente e di poter trasmettere un’eredità, non solo di fatti e ricordi personali, ma anche e soprattutto di riflessioni, sentimenti e ideali.
Ecco allora che, nel ritiro di montagna all’Orsigna, Tiziano e Folco si siedono sotto un vecchio albero e dialogano della vita passata, delle passioni, dei successi e delle difficoltà del lavoro, della famiglia e dei divertimenti. Terzani racconta momenti della sua vita di cui non aveva mai parlato nei libri precedenti: l’infanzia in un quartiere popolare di Firenze, la povertà della famiglia d’origine, gli studi al liceo, i primi pantaloni lunghi di velluto comprati a rate, l’incontro con la moglie Angela, compagna di tutta una vita, la scoperta dell’amore per i viaggi e per la Cina, gli anni all’Olivetti, il praticantato a Il Giorno di Milano diretto da Italo Pietra. E poi le grandi avventure della sua carriera, che lo ha portato ad attraversare gli eventi della storia, le guerre e i grandi temi politici degli ultimi cinquant’anni: le corrispondenze per Der Spiegel, la guerra in Vietnam, la delusione del comunismo in Cina, l’espulsione dal paese asiatico, l’orrore del futuro visto in Giappone, l’India e il ritiro nell’eremo dell’Himalaya, a cui si alternano i ricordi familiari e personali di viaggi avventurosi in zone proibite, di incontri con spie e di passioni che lo hanno portato a collezionare migliaia di libri, statue tibetane e gabbie piene di uccelli esotici.
Parola dopo parola, ricordo dopo ricordo, con l’inimitabile spontaneità e irriverenza della sua parlata, Tiziano Terzani si rivela, in tutta la sua pienezza e umanità: viaggiatore d’eccezione, giornalista di qualità, testimone delle grandi passioni del proprio tempo, uomo animato dalla curiosità per il diverso e da una profonda e sofferta spiritualità.


[Cambogia/AfAd01.asp]