Caucaso da
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Dal Caucaso all'Himalaya 1989-1909
Vittorio Sella fotografo, alpinista, esploratore
Museo Montagna

Editeur - Casa editrice

Touring club italiano : Club alpino

Asia
Himalaya
Georgia
Caucaso

Città - Town - Ville

Milano

Anno - Date de Parution

1981

Lingua - language - langue

italiano

Prefazione

Introduzione di Piero Racanicchi.

Curatore

Maria Raffaella Fiory Ceccopieri

Contributo di

Collaborazione alle ricerche ed alla stesura dei testi di Alfonso Bernardi.

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Dal Caucaso all'Himalaya 1989-1909 Vittorio Sella fotografo, alpinista, esploratore

Dal Caucaso all'Himalaya 1989-1909  

Molti conoscono Vittorio Sella (1859-1943) come un Protagonista della fotografia di montagna, come colui che ha compiuto “la prima escursione fotografica importante delle Alpi” raggiungendo il 20 marzo 1880 la vetta del Testa Grigia e riprendendo fotografie del Rosa, del Cervino, del Ruitor, del Breithorn, del Castore e della Punta Giordani, dopo aver risolto uno dei problemi che colpisce chiunque ci pensi un attimo e cioè: come hanno fatto i primi fotografi d’alta quota a trasportare lassù le loro pesanti attrezzature?
Per tagliare ingombri e peso, ha semplicemente preparato nuove lastre di sua invenzione mostrando giovanissimo una capacità che lo accompagnerà tutta la vita, quella di unire il sapere teorico al sapere pratico, quella di avere confidenza con la scienza e con la tecnica, per un verso, e con i problemi dell’organizzazione dall’altro.
Non a caso veniva da un ambiente familiare di lanieri del Biellese che aveva già dato prove di attenzione al ruolo che la scienza e la tecnologia avrebbero potuto/dovuto giocare nella costruzione di un Paese appena costituito come l’Italia; non a caso della sua formazione si era occupato lo zio Quintino Sella, politico della Destra che da capo del governo su tutto aveva tagliato le spese statali tranne che sulla scuola e la ricerca, di base ed applicata.
Questo libro accenna soltanto a questa prima parte del lavoro di Sella, con un saggio introduttivo che si legge di un fiato. L’attenzione infatti è concentrata sugli anni successivi, a cavallo del 1900, quando Sella si dedica alle esplorazioni extraeuropee: dal Caucaso al Ruvenzori, dal Nepal all’Alaska. Il cuore del volume sta nelle descrizioni condotte sui diari e gli appunti di Sella delle spedizioni, ma soprattutto nelle fotografie che queste spedizioni raccontano senza bisogno di mediazioni. La cura formale con cui sono costruite, l’attenzione all’ambiente che descrivono e il rispetto dei personaggi che le animano ci sorprendono ancora oggi e regalano a chi si ferma a sfogliarle alcune belle emozioni. Anche chi non è in grado di apprezzare dal punto di vista tecnico le panoramiche del Caucaso o del Karakorum ne ricava immagini che allargano il cuore e il cervello.
Simonetta Di Sieno
[La Traccia n.99 Maggio 2016]