Amkoullel il bambino fulbe
"In Africa, quando muore un vecchio, č una biblioteca che brucia": il famoso pensiero espresso da Amadou Hampâté Bâ č diventato come un proverbio, piů volte ripetuto e ripreso, per il grande significato che ha per la cultura africana nel suo complesso. Ma forse questa frase č ancora pi valida se, come in questo caso, si riferisce proprio a lui e al suo libro piů importante. Amkoullel č il soprannome di Amadou Hampâté Bâ, e questa č la storia della sua gioventů.
Un percorso di circa vent'anni raccontato, grazie a una sorprendente "memoria secolare", con una sensibilitŕ tutta africana per il dettaglio, ma anche filtrando gli eventi attraverso uno sguardo ironico e saggio.
Non č una semplice autobiografia, sia perché non vi č affatto il tentativo di rievocare e di rimpiangere un passato ormai scomparso, sia perché ci troviamo di fronte a un vero e grande scrittore che ripercorre qui l'inizio di quello che sarŕ un itinerario spirituale e intellettuale straordinario.
Si tratta quindi di un libro che si apre a molte letture, che ci fa entrare nella cultura africana e quasi ci avvolge con essa, rendendoci partecipi e consapevoli della ricchezza di questa grande civiltŕ.
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Amadou Hampâté Bâ, nato verso il 1900 a Bandiagara, nel Mali, č morto ad Abidjan il 15 maggio del 1991. Scrittore, etnologo, storico e anche poeta. Appartenente ad una grande famiglia di nobili fulbe, Hampâté Bâ viene iniziato alla cultura del suo popolo e alla religione islamica. Entrato nell'amministrazione coloniale francese, se ne allontana dopo alcuni anni e molti contrasti, diventando collaboratore di istituzioni culturali e fondazioni internazionali. Segue quindi la carriera diplomatica, diventando anche membro del Consiglio esecutivo dell'Unesco. Dal 1970, abbandonate tutte le cariche e gli impegni ufficiali, si dedica completamente alla creazione di un archivio che raccolga le trascrizioni delle testimonianze orali e dei racconti dei griot, i narratori tradizionali, salvando cosě dalla scomparsa un immenso patrimonio della cultura africana. In italiano sono tradotti: "Aspetti della civiltŕ africana" (EMI 1975, ried. Ibis 2018) "Il saggio di Bandiagara (1986, ried. neri Pozza) "L'interprete briccone" (Ed. Lavoro 1988) "Petit Bodiel" (Sinnos 1998) "Gesů visto da un musulmano" (Bollati Boringhieri 2000) "Amkoullel, il bambino fulbe (Ibis 2001) Signorsě, comandante!(Ibis2006) "Racconti dei saggi d'Africa" (L'Ippocampo 2016) |