Montagna da
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K2
Sogno vissuto
Fantin Mario

Editeur - Casa editrice

Nordpress

Asia
Karakorum
Pakistan

Anno - Date de Parution

2003

Pagine - Pages

230

Lingua - language - langue

italiano

Edizione - Collana

Campo base

Ristampa - Réédition - Reprint

2003


K2  

Il 31 luglio 1954 il K2 divenne per tutti la montagna italiana, grazie alla strepitosa performance di Lacedelli e Compagnoni che coronarono una spedizione nata anzitutto come scientifica, sotto la direzione del professor Ardito Desio. Per questa impresa gli occhi di Mario Fantin furono gli occhi del mondo intero, poiché a lui fu affidato l’intero reportage filmico e fotografico. Giorno dopo giorno quest’opera ripercorre quei gloriosi quanto drammatici momenti: dal decollo da Genova a quel «Fatto!» che sancì la conquista, passando per la terribile disgrazia occorsa a Mario Puchoz che lassù restò per sempre. Un diario affascinante, privo di retorica perché non ve n’era bisogno e ricchissimo di eventi in un luogo in cui anche piangere era pericoloso.

 


Recensione in altra lingua (English):

Giorno per giorno, l'opera ripercorre quei gloriosi quanto drammatici momenti: dal decollo da Genova a quel «Fatto!» che sancì la conquista, passando per la terribile disgrazia occorsa a Mario Puchoz che lassù restò per sempre. Un diario affascinante, privo di retorica perché non ve n'era necessità, ricchissimo delle emozioni che il Chogorì riservò metro dopo metro ai suoi conquistatori.
E infine le immagini. Per quelle ogni commento non sarà mai all'altezza...
«Perché il K2, dopo aver scatenato tutte le sue furie sugli alpinisti durante l'assedio, sorrise placato nel vederli scendere, divertito nel far loro lo sgambetto mandandoli più volte con la faccia nella neve. Una cosa da nulla davvero, in confronto al grosso scherzo che gli italiani gli avevano combinato, andando a camminargli in testa, sul bianco cappuccio di neve!». (Mario Fantin)


Recensione in altra lingua (Français):

272 illustrazioni


Biografia

Nato a Bologna da genitori friulani, Mario Fantin ha scoperto la montagna e l’alpinismo a 26 anni. Ha partecipato alla seconda guerra mondiale combattendo sul fronte albanese. Si è avvicinato alle Alpi dopo un corso di alpinismo, documentando le proprie ascensioni con la macchina fotografica: fu l’inizio di una lunga avventura come alpinista, fotografo e cineasta.
Nel 1954 ha partecipato alla spedizione italiana al K2 per la quale ha realizzato la parte documentaria del film Italia-K2 e il libro-diario K2 Sogno vissuto. E’ stato protagonista di numerose spedizioni alpinistiche (oltre trenta) ed etnografiche extraeuropee nelle Ande, nel Sahara, nell’Africa equatoriale, in Groenlandia: in queste occasioni ha realizzato una cinquantina di film-documentari in cinque lingue, oltre a scattare alcune migliaia di fotografie.
Ha pubblicato una ventina di opere monografiche e un centinaio di pubblicazioni sull’alpinismo extraeuropeo, sull’esplorazione e l’etnografia.
Nell’autunno 1967, a Bologna, ha fondato il Centro Italiano Studio Documentazione Alpinismo Extraeuropeo con lo scopo dichiarato di raccogliere, conservare, elaborare, valorizzare, studiare e pubblicare quanto si riferisce all’alpinismo italiano nel mondo e all’alpinismo straniero. Utilizzando questo grande archivio del Cisdae, che ha alimentato continuamente con nuova documentazione (alla sua morte conteneva decine di migliaia di fotografie, documenti, dati, cartine, testimonianze), Mario Fantin ha realizzato opere sull’alpinismo italiano nel mondo, sulle montagne e i ghiacciai di Africa e Groenlandia, su popolazioni autoctone di varie parti del pianeta. È morto a Bologna nel 1980, all’età di 59 anni.