Rulli di tamburi per Rancas
"Rulli di tamburo per Rancas" non è solo uno dei più avvincenti e forti romanzi che ci siano giunti dall'America latina: è anche una ricostruzione di fatti reali popolata da personaggi di cui tuttora si occupano le cronache. Hector da Chacòn, detto il Nittalope, trasformato in leggendario bandito dall'ingiustizia, uscì dal carcere solo nel 1972, e il soffocante Recinto, incombente e mobile come un personaggio, col quale sono state sottratte le terre ai contadini, fa parte ormai del paesaggio peruviano... Al centro delle vicende si situa lo scontro, avvenuto a Rancas negli anni Cinquanta, fra i Comuneros (cioè gli appartenenti a una comunità contadina) e i latifondisti alleati al potente monopolio del Cerro de Pasco Corporation. Abbattendo la parete divisoria fra letteratura e sociologia Manuel Scorza qui inventa un affascinante ritmo narrativo, un linguaggio in cui poesia e ironia, immaginazione e sdegno si fondono mirabilmente. In Perù brani di questo testo sono imparati a memoria dagli indios che, giustamente, lo considerano la loro opera epica.
Manuel Scorza, nato nel 1928 e morto nel 1983 in un incidente aereo, è considerato uno dei maggiori poeti e scrittori peruviani, noto in Italia soprattutto come narratore. Nei suoi romanzi ha raccontato con partecipazione la civiltà e la lotta di resistenza delle popolazioni autoctone contro una modernità distruttiva e senza argini. (nello stesso incidente a Madrid, scomparve un intero gruppo di "Avventure nel Mondo")
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