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In breve: Nel suo grandioso reportage sui paesi alla periferia dell’ex Unione Sovietica, Erika Fatland unisce un approfondito lavoro di ricerca e analisi geopolitica al gusto dell’avventura, dando vita a un affascinante diario di viaggio. |
Buonanotte, signor Lenin di Terzani Tiziano In breve: Nell'agosto del 1991 Tiziano Terzani si trova lungo il corso del fiume Amur, in Siberia, aggregato a una spedizione sovietico-cinese, quando apprende la notizia del golpe anti-Gorbacëv che ha appena avuto luogo a Mosca. Decide di intraprendere subito, questa volta da solo, un lungo viaggio che in due mesi lo condurrà, attraverso la Siberia, l'Asia centrale e il Caucaso, fino alla capitale. Un'esperienza eccezionale, fissata negli appunti, nelle riflessioni e nelle fotografie che compongono questo libro, una testimonianza in presa diretta di un evento epocale, una galleria di individui e popoli diversi, un panorama di città leggendarie, di luoghi sconosciuti e abbandonati ai margini della storia, di vestigia del passato e di segnali del nuovo che avanza. Un viaggio, e un libro, che riprende la fotografia istantanea del tramonto definitivo dell'impero sovietico |
Il cuore perduto dell'Asia di Thubron Colin
In breve: All'indomani della caduta del colosso sovietico, Colin Thubron intraprende un lungo viaggio tra le rovine ancora fumanti di uno dei più grandi imperi dell'era moderna. Seguendo l'antichissima Via della seta, calcando le orme di Tamerlano, respirando la venerazione dei molti santi musulmani, l'autore si divide tra la contemplazione delle malridotte vestigia di una storia gloriosa e remota, l'osservazione degli ingombranti monumenti del recente passato e, soprattutto, l'attento ascolto delle voci di chi si è trovato tra le mani la pesante eredità che questa storia e questo passato rappresentano. |
Imperium di Kapuscinski Ryszard In breve: "Imperium" è la narrazione del viaggio di un "esploratore" molto speciale attraverso terre, realtà, storie per lo più ancora sconosciute. Nel momento in cui il grande impero sovietico si dissolve in mille rivoli e staterelli, la cronaca personale di Kapuscinski scopre e racconta oscure e violente realtà, sommerse in una confusione di lingue e culture che rimandano al mondo dopo il crollo della Torre di Babele. Un viaggio nello spazio e nel tempo, un racconto di ricordi in cui le esperienze passate si intrecciano a quelle presenti nel darci, come dice Salman Rushdie, "una veritiera immagine del mondo". |
In breve: Nessuna città ha un nome così evocativo: appena lo pronunci l'Oriente t'assale. Samarcanda è l'estrema tra le Alessandrie fondate dal re macedone; è la città delle fortezze e dei sepolcri; è il nodo carovaniero sulla Via della Seta, il maggior raccordo commerciale di terra fra Cina ed Europa; è la sede del Gur-Amir, tempio e santuario, centro del mondo dalla cupola turchese sotto la quale il grande Tamerlano dorme per sempre. |
Uzbekistan di Benelli Orisca ; Deola Claudio
In breve: Samarcanda, Alessandro Magno, la Via della Seta, Tamerlano, Gengis Khan, il lago d'Aral: nomi di luoghi e persone che nella vita tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta e che hanno risvegliato in noi desideri sopiti di evasione ed avventura. |
In breve: Alcune città, solamente a nominarle, evocano in noi immagini fantastiche di emiri, mercanti e astronomi...Bukhara, Samarcanda e Khiva sono senza dubbio tra queste. |
Viaggio a Samarcanda di Turri Eugenio In breve: Balk in Afganistan, Samarcanda e Buckhara in Uzbekistan, tre città millenarie che evocano storia e leggende. E da Samarcanda, con il suo bazar, la sua millenaria piazza del Registan, le mura dilavate dal sangue dei nemici e dalle piogge, le sue contraddizioni fra Islam, socialismo e modernismo, si arriva a Nukus, capitale dimenticata del Karakalpakstan. E ancora su, fino alla scoperta inquietante dell'agonia del Lago di Aral, avvelenato da pesticidi e da esperimenti nucleari e batteriologici. Balk in Afganistan, Samarcanda e Buckhara in Uzbekistan, tre città millenarie che evocano storia e leggende. E da Samarcanda, con il suo bazar, la sua millenaria piazza del Registan, le mura dilavate dal sangue dei nemici e dalle piogge, le sue contraddizioni fra Islam, socialismo e modernismo, si arriva a Nukus, capitale dimenticata del Karakalpakstan. E ancora su, fino alla scoperta inquietante dell'agonia del Lago di Ara/l, avvelenato da pesticidi e da esperimenti nucleari e batteriologici. |