|
|||
Voyages d'antan
|
Millenario trait d'union tra popoli di culture diverse che comunicavano lungo le piste carovaniere, il Sahara nasconde ancora oggi tra le sue dune dieci secoli di storia e di cultura delle popolazioni di Sahara e Sahel. Eccezionale il numero degli scritti lasciati dagli ulema (dotti e docenti islamici) dell'università medievale di Sankoré a Timbuctù, dove per trecento anni eminenti professori di tutte le discipline allora conosciute insegnarono a decine di migliaia di taleban (studenti) affluiti dalle diverse regioni del Maghreb e dell'Africa sudanese. "I libri - scriveva Leone l'Africano nel XVI secolo - si vendono talmente bene a Timbuctù e se ne trae maggior profitto che da qualsiasi altra mercanzia". E gli storici ricordano quando sul mercato di Timbuctù, all'arrivo delle carovane dal Nord, la classe colta acquistava i libri del Medio Oriente e del Nordafrica pagando il loro peso in polvere d'oro. Tuttavia solo negli ultimi tempi parecchi di questi testi storici sono stati raccolti e catalogati dal Centro di Documentazione e Ricerche Storiche Ahmed Baba, creato negli anni Settanta grazie all'aiuto dell'Unesco e del Kuwait. Ne stanno microfilmando 15.000, anche se questo ingente fondo cartaceo rappresenta meno del 10% di quanto sarebbe rintracciabile nei villaggi e negli accampamenti del deserto. Lo storico Ismael Diadié Haidara di Timbuctù ha lanciato un appello in occasione dell'VIII Convegno eurafricano del Centro Internazionale di ricerche sahariane e saheliane nel novembre 2000, affinché siano salvati dalla distruzione i 3.000 manoscritti medievali del fondo Mahmud Kati.
Fonte: |
![]() ![]() ![]() |
|