Ulteriori supporti:
La proiezione (durata circa 1h') mostra costumi, architettura e vita quotidiana dell'antico regno tibetano del Mustang, seguendo il trekking compiuto nel 1996 da Luisa Vasta (4 anni e mezzo). In compagnia dei genitori e di amici, da Jomosom (alta valle del Kali Gandaky) la piccola carovana ha raggiunto Lho Mantang, mitica capitale del regno di Lho (meridione), un mondo tibetano sopravvissuto all'invasione cinese del Tibet perché divenuto vassallo del Nepal nel 1792, ai tempi dell'espansione del regno di Ghorka.
Le immagini sono state scattate nel corso della prima parte della traversata dal Mustang all'alto Dolpo organizzata da Marco Vasta nel 1996. Hanno contribuito: Antonio Sbrolli, Wanda Romagnoli.
Un piccolo depliant con le informazioni qui riportate può essere distribuito agli spettatori per completare le informazioni sulla serata.
Nepal, nome esotico e un po' misterioso, evoca grandi vette e popolazioni gentili. La realtà è diversa: 20 milioni di abitanti con uno dei redditi più bassi della terra. Un ambiente affascinante ma ciò che per noi, appassionati di montagna, è un lontano mondo di salite ai colossi himalayani si presenta ai Nepalesi come un intrico di valli separate da aspre catene dove tutto è trasportato a spalle poiché l'orografia accidentata e le condizioni climatiche rendono difficile la costruzione e la manutenzione delle strade.
La popolazione nepalese è prevalentemente hinduista e occupa la pianura a sud verso l'India, le colline e la parte bassa delle valli che scendono a pettine dallo spartiacque formato dalla Grande Catena Himalayana. Aldilà della quale si estende il grande altopiano del Tibet. Le genti che abitano le testate di queste valli vengono definite Botia, cioè "gente di Tibet". Ed infatti sono di lingua, cultura e religione tibetana. Differiscono quindi notevolmente dalle altre etnie nepalesi e sono facilmente individuabili anche dal turista inesperto. Lineamenti mongolici, occhi a mandorla, ampie tuniche, grembiuli coloratissimi per le donne, vestiti pesanti. Differente è anche l'architettura: case senza tetti spioventi perché quassù le precipitazioni monsoniche sono rade. Nelle oasi di montagna non si produce riso ma nei pochi campi viene coltivato l'orzo. Mustang e Dolpo sono due aree di cultura tibetana nell'Himàlaya nepalese. A differenza del Tibet, dove l'occupazione cinese sta cancellando le tracce di una civiltà millenaria, qui gli abitanti hanno conservato intatta la propria identità culturale.
Il grande canyon del Mustang, cioè bacino idrografico dell'alto Kali Gandaki, è un deserto d'alta quota. Caratteristica della regione sono i piccoli castelli feudali con le mura dipinte a strisce verticali verde, amaranto e bianco, cioè i colori della setta Sakya Nor-pa. A Lo Manthang, città proibita fino al 1993, regna Singme Dorje, 26° rappresentante di una dinastia fondata nel 300.
Nel 1949 la Cina occupava (o riprendeva possesso... come dice Pechino) del Tibet. Nel 1959 un tentativo di insurrezione aiutato dagli Stati Uniti si trasformava in un massacro data la disparità di forze. Iniziava la sinizzazione forzata del Tibet, il suo sfruttamento e l'invio di alcuni milioni di coloni cinesi. La guerriglia trovò le sue basi in Mustang e Dolpo e continuò fino al 1975 quando, con brusco voltafaccia, la CIA abbandonò a se stessi i guerriglieri. Chi non depose le armi venne eliminato dall'esercito nepalese.
Due proiettori in dissolvenza
Se la sala lo permette (occorre appendere le cornici), è possibile esporre la mostra:
composta da più di trenta foto a colori 25 x 36 montate su cornice leggera.
Se l'Ente o l'irganizzazione che vi affitta la sala di proiezione lo permette, possiamo allestire un piccolo tavolino a cura dell'Associazione AAZ - Aiuto allo Zanskar, con la vendita di libri e CD.
La mosta è composta da una decina di pannelli 100 x 70 cm che espongono un centinaio di foto 12 x 12. È documentato il viaggio compiuto con nosta figlia Luisa (allora anni 4 ½) in Mustang.
per informazioni su conferenze in programma
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Marco Vasta
via Elia Capriolo 41 25121 Brescia
e-mail: serate@marcovasta.net
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Lettori da sabato 22 settembre 2001 |
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