Organizzare trekking

Su Attrezzatura

Organizzare un trekking od una minispedizione è di grande soddisfazione, se il viaggio ha un buon risultato. Le modalità di preparazione sono tante, ed ogni organizzatore ha le sue "fisse" nella preparazione. Si può iniziare in Italia scrivendo ad una agenzia o contattando uno sherpa di cui si ha l'indirizzo tramite amici. Ci si può organizzare direttamente a Kathmandu dopo l'arrivo. In ogni caso ci sono delle pratiche burocratiche da svolgere. Numerose agenzie svolgono questo servizio chiedendo un "service charge" per il disbrigo delle formalità. Conviene quindi rivolgersi ad una agenzia autorizzata che contatterà per voi un sirdar riconosciuto dalla NMA.

Richiesta di permesso di trekking e di vetta

I trekking possono raggiungere liberamente ile zone consentite. Il territorio del Nepal è stato diviso in "zone aperte" (open areas) e "zone chiuse" (restricted areas). Le disposizioni vigenti sul trekking sono state emanate dal Ministero degli interni.

Il rilascio dei permessi va così distinto:

Trek in zone aperte. È necessario il trekking permit.

Trek in zone ristrette. È necessaria una speciale autorizzazione del Ministero del Turismo. È possibile utilizzare operatori turistici autorizzati dal governo; portatori e guide devono essere assicurati per le cifre indicate dal governo. Il governo si riserva di ritirare i permessi già concessi. Ma difficilmente vengono rilasciati. Un sistema per entrare in queste regione è quello di richiedere il permesso per una cima nella regione proibita.

Il permesso di trekking (trekking permit) è rilasciato dal Central Immigration Office of the Home of Panchyat Ministry, il cui ufficio si trova in Maiti Devi, vicino a Dilli Bazaar. Il trekking permit va richiesto anche da chi vuole salire un trekking peak. Il permesso per queste cime minori (climbing permit) va richiesti alla NMA in Ram Shar Path che si trova a nord di Singla Durbar.

Per entrambi i permessi sono necessari un paio di fotografie formato tessera. Se si è acquistato il visto in ingresso è bene coprire con il trekking permit i giorni di permanenza in Nepal, si eviterà così, al ritorno dal trekking di dover chiedere anche un prolungamento del visto. Per ogni giorno di trekking richiesto occorre mostrare una ricevuta di cambio di 10 US$. Tale cambio non è obbligatorio se si acquista un servizio tutto compreso da parte di un'agenzia di trekking.e ci si reca da soli a chiedere il visto occorre calcolare che esso viene rilasciato in due giorni. È bene quindi presentarsi presto e, nel programmare le date di arrivo cercare di non richiederlo di venerdì o sabato, giorni prefestivo e festivo (senza poi calcolare le altre festività). Per i climbing permit non esiste registrazione in ingresso ed in uscita (briefing o debriefing) come in Pakistan.

l permesso va portato con sé nel trekking e deve essere mostrato ai posti di blocco (esistono ed è difficile scantonarli...). Il passaporto non è necessario e può essere lasciato a Kathmandu, il Trekking Permit è valido come documento di identità anche per le banche.

Trekking Peak

Nel 1981 la Nepal Mountaineering Association ha concesso

l'apertura di alcune cime minori a chi era munito di permesso di trekking.

Gruppo A

{cime}\mNome della cimaAltezzaRegione

{cime}1Hiunchuli6.441 mAnnapurna Himal Gandaki

{cime}2Singu Chuli6.501.mAnnapurna Himal Gandaki

{cime}3Mera Peak6.654 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}4Kusum Kanguru6.367 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}5Kwangde6.011 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}6Chulu ovest6.419 mDistretto Manag Gandaki

{cime}7Chulu est6.584 mDistretto Manag Gandaki

{cime}8Imja Tse6.160 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}9Parchamo61.87 mRolwaling Himal Janakpur

{cime}10Lobuje6.119 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}11Ramdung5.925 mRolwaling Himal Janakpur

{cime}12Pisang 6.091 mDistretto Manag Gandaki

Gruppo B

{cime}Nome della cimaAltezzaRegione

{cime}1Thurpu Chuli5.663Annapurna Himal Gandaki

{cime}2Kongma Tse5.849 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}3Naya Kanga5.844 mLangtang Himal Bagmati

{cime}4Pokalde5.806 mKhumbu Himal Sagamartha

{cime}5Mardi Himal5.587 mAnnapurna Himal Gandaki

{cime}6Paldor Peak5.896 mGanesh Himal

 

Molti di questi picchi non richiedono scalata su roccia ma sono escursioni su pendii di ghiaccio e neve. Sono necessarie quindi una giusta acclimatazione ed una adeguata preparazione tecnica e fisica. Essendo poste vicino a percorsi di trekking autorizzati (come l'Imja Tse nel Khumbu od il Pisang Peak nella valle del Marsyangdi) sono di facile accesso e spesso vengno sottovalutate. Per informazioni dettagliate consiglio la guida di Bill ÒConnor: Trekking Peak of Nepal; l'autore è disponibile per ogni ulteriore collaborazione: 10 South Drive, Harrogate, North Yorkshire, HG2 8AU, Inghilterra.

Nel 1990 per la tassa per il gruppo A era di 300 dollari e per il gruppo B di 150 US$. Il regolamento prevede che il gruppo od il singolo (il permesso è valido fino a 10 persone, oltre si paga un extra) siano accompagnati da una guida autorizzata dalla NMA, che l'ascensione avvenga entro due settimane (ma il periodo è prorogabile di altre due dietro ulteriore pagamento di una tassa, che ogni Nepalese assunto venga assicurato e che ogni campo venga ripulito al termine della spedizione.Le regole ed il buon senso

Il Governo e la Nepal Mountaineriing Association hanno stabilito norme precise sia per le spedizioni che per i trekking peak. Queste norme non vincolano gli escursionisti ma sono in ogni caso indicative di un comportamento corretto da tenere con il personale nepalese dei trekking.

Compiti della guida

Alla guida autorizzata dalla NMA, il gruppo paga le spese di trasporto da Kathmandu e ritorno. Il sirdar alloggia assieme al gruppo. In genere i pasti saranno consumati con il gruppo. In genere alla guida non viene anticipato denaro, ma a lei verrà affiancato un membro del gruppo per indicare i viveri richiesti. La guida trasporterà i suoi effetti personali come gli altri membri del gruppo. La guida verrà consultata in caso di scelta di un percorso diverso da quello prefissata e sulla sistemazione delle tende nei pressi dei villaggi. Il responsabile del gruppo non è vincolato dal parere della guida. Qualora la guida ritenga

dannosa una scelta diversa da quella indicata, si farà consegnare una nota scritta con le motivazioni del disaccordo. Se l'attività del gruppo danneggia la sicurezza del paese, la guida chiederà l'intervento della polizia e, al rientro, segnalerà quanto successo al Ministero del Turismo.

La guida non maneggia quindi denaro, ma si adopera per il risultato positivo del trek. Farà da interprete e terrà la disciplina fra i portatori e, in caso di contrasti, cercherà di risolvere i problemi emersi.

Nella pratica il sirdar (chiamato erroneamente sherpa), non porta bagaglio, presta il proprio servizio nel reperimento dei servizi locali (lodge per passare la notte, alberghetti dove il gruppo possa mangiare, qualora non sia completamente autonomo per quanto riguarda la cucina e le tende) ed è il tramite fra il turista, i portatori e la popolazione locale.

Sirdar e sherpa sono mestieri, non "ruoli" propri di un singolo gruppo etnico, ma assai spesso coloro che li praticano appartengono al popolo sherpa; essi sono in genere gentilissimi e conoscono le abitudini dei turisti occidentali dei vari paesi riuscendo ad adattarsi alle loro esigenze, non pensate però di aver un informatore turistico che dispensi i nomi delle vette lungo il percorso e chiarisca ogni particolare della vita socioculturale dei paesi attraversati.

Attrezzatura

Per la guida. In genere alla guida dei trekking-peak viene fornito il seguente materiale: abbigliamento (calzamaglia di lana, maglia di lana, camicia, maglione, jeans, impermeabile, pantaloni impermeabili, guanti, berretto di lana); calzature (un paio di scarpe da tennis, due paia di calze di lana); bivacco (sacco a pelo, materassino impermeabile), attrezzatura (tenda singola, zaino, occhiali da sole, borraccia, bastoncini da sci, torcia con batterie). Questo è quanto il buon senso e le norme dicono, si spera poi di trovare uno sherpa che sia già provvisto di questa attrezzatura. Ci si potrà allora accordare versando una certa somma al posto della fornitura di equipaggiamento.

Per i portatori. Le norme del NMA sono chiare per quanto riguarda i portatori, differenziati in portatori di bassa quota e portatori d'alta quota: i portatori e la loro salute sono a carico del trekker. Nei trekking vengono in genere ingaggiati contadini che affrontano le zone di montagna senza adeguata attrezzatura. Le agenzie non forniscono scarpe, maglioni, guanti, che spesso, dopo un'eventuale distribuzione, vengono rivenduti subito dopo l'inizio del trekking e ci si trova poi in quota con i portatori a piedi nudi. In varie occasioni ho adottato la precauzione di consegnare l'attrezzatura ai portatori solo quando si raggiungeva la zona di alta montagna.

Per il percorso su sentiero ritengo necessario: un paio di scarpe da tennis, fornello (uno ogni otto persone), impermeabile o fogli di plastica. Per il percorso su morena e ghiacciaio: guanti, due paia di calze di lana, una giacca, occhiali da sole. Per il percorso su neve: in aggiunta un paio di scarponi.

Razione viveri per i portatori In genere i portatori, per risparmiare portano con se i viveri (riso e... riso) che cucineranno su fuochi improvvisati o sul fornello fornito assieme al petrolio. Fra le regole di comportamento ricordo che spesso i portatori non gradiscono esser visti mangiare (spesso usano le mani), si può quindi offrire un pranzo ma non è di buon gusto parteciparvi. È tradizione che vengano offerti lungo il cammino tchai, sigarette e qualche pranzo. Con il sardar è bene controllare che vi siano a sufficienza: farina , riso, burro, zucchero, tè, sale, lenticchie crude (dal), sigarette, fiammiferi, cipolle secche, condimenti.

Tariffe personale nepalese

Le tariffe per i portatori sono stabilite dal Governo. In caso di forzata sosta è dovuto il pagamento integrale. Spetta al responsabile del gruppo decidere se sostare. In caso la guida non ritenga opportuno proseguire il percorso in contrasto con il responsabile, questi dovrà motivare per iscritto la scelta.

Assicurazione

Chiunque, del personale, sale oltre il campo base deve essere assicurato per almeno 75.000 rupie in caso di incidenti o di morte (1990).

Emergenza, assistenza medica e soccorso

Fra le montagne del Nepal occorre essere autosufficienti per quanto riguarda malattie od incidenti. Inoltre è difficile avere soccorso per via aerea tramite elicottero. Oltre a tutto occorre ricordare che l'elicottero ha difficoltà ad atterrare oltre i 5.000 metri.

In caso di morte le regole prevedono che, aldi sopra della linea della neve, il corpo vada seppellito, al di sotto della linea della neve si deve cremare il corpo. Non è ammessa in Nepal la sepoltura, né è concesso l'uso dell'elicottero per il trasporto della salma. Seppellimento o cremazione è bene che avvengano in presenza di un'autorità locale: capovillaggio o membri della polizia.

Per chiamare un elicottero occorre, stabilito il luogo dove lo si richiede, inviare tramite radio della polizia una serie di informazioni:

1) toponimo esatto della località di atterraggio ed altitudine;

2) Most immediate, deve essere trasmesso se c'è pericolo di morte entro 24 ore senza ospedalizzazione;

3) As soon as possible (ASAP) in caso contrario;

4) tipo di danno subito dall'infortunato;

5) necessità di una barella;

6) necessità dell'ossigeno;

7) numero delle persone da evacuare;

8) richiesta di un dottore all'arrivo;

9) nome del responsabile del gruppo.

Se si decide di scendere occorre comunicare ogni volta il nuovo campo e non abbandonarlo fino alle ore 11 del mattino.Le tariffe sono di circa 400 dollari all'ora ed in quasi tutte le zone descritte in questa guida l'accesso via aerea avviene in cerca un'ora un'ora e mezza. Chi intraprende una salita ad un trekking peak è bene che sottoscriva un'assicurazione ulteriore per coprire le spese di elicottero.

Se la guida si infortuna deve essere trasportata presso la più vicina carrozzabile e da qui all'ospedale. Tutte le spese sono a carico del gruppo. Se il portatore si infortuna, è pagato metà della tariffa giornaliera. Le spese relative ad un eventuale ricovero sono a carico del gruppo. Quando il trasferimento via terra può essere pericoloso, va richiesto l'elicottero. Le spese sono a carico del gruppo.


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22 settembre 2001
   

Kathmandu